Sciopero dei medici e di tutto il personale della Sanità pubblica il prossimo 28 novembre. Il settore medico icncrocerà le braccia per attirare l'attenzione, dell’opinione pubblica, sulle molteplici problematiche della categoria. Lo sciopero è stato annunciato e, sarà reso esecutivo dalle sigle sindacali, se non saranno prese in considerazione le proposte della categoria da inserire nella legge di Stabilità sui rinnovi contrattuali, le nuove assunzioni e la stabilizzazione del personale medico e paramedico attualmente precario che lamenta di essere maltrattato con esigue risorse e situazioni incerte per i loro contratti.
Sciopero dei medici: le motivazioni della mobilitazione
Lo sciopero nazionale dei medici indetto per il 28 novembre che interesserà la categoria dei medici, dei dipendenti e dei veterinari della Sanità pubblica si muove in base a una serie di mancanze e di lacune all'interno della Legge di bilancio. Secondo i sindacati ci sarebbe un fondo stanziato per la pubblica amministrazione che è di circa 1.9 miliardi di euro per il pubblico impiego e che non trova oggettivo riscontro nel suo stanziamento. Proprio in relazione a questo argomento i sindacati chiedono il rinnovo dei contratti del personale convenzionato con il Ssn per dare risposte concrete alle migliaia di personale medico e infermieristico “precario” che lavorano nella sanità pubblica.
Sciopero del 28 novembre: le richieste dei medici alla Lorenzin
Il personale dei medici sciopererá a fine mese perchè le condizioni di lavoro si sono aggravate esponenzialmente in questi ultimi anni. Il presidente del Sindacato dei medici ha presentato al ministro della Salute una serie di richieste, rivolte a migliorare le estenuanti condizioni dell’operato dei medici e di tutta la categoria che opera nel settore della Sanità Pubblica e il ministro Lorenzin se ne sarebbe fatta carico per sottoporle al governo. Non resta che aspettare che tutto si riesca a concretizzare nel prossimo “maxiemendamento” sulla legge di bilancio che il governo presenterà.