Si conosce Milano perché la gente corre tutto il giorno e lavora sodo, ma appena ha dei momenti liberi cerca spazi verdi o centri Benessere per smaltire lo stress e ricaricarsi. Negli ultimi anni, infatti, sono cresciute le offerte di relax anche in città e una di queste è rappresentata dai massaggi thailandesi.
L'origine di questo massaggio è antichissima, come la cultura da cui deriva, quella indiana.
Si narra che un medico dell'India settentrionale, dopo anni di studi e di pratica, abbia tramandato anche in Thailandia le conoscenze derivanti non solo dalla manipolazione, ma anche dall'alimentazione e dalla spiritualità. L’influenza indiana si evidenzia anche dall'utilizzo di posture yoga, di parole in sanscrito e pali, e ovviamente dalla venerazione di chi esegue i massaggi proprio per Jivaka Kumar Bhaccha, il medico indiano, tanto che una preghiera che invoca le sue benedizioni è spesso recitata all'inizio del massaggio thailandese.
In Thailandia viene eseguito normalmente ed è considerato terapeutico, salutare e riequilibrante per il corpo e per la mente.
Questa tipologia di massaggio dà più energia di altri più classici perché chi esegue il massaggio usa le mani, le dita, le gambe ed i piedi per lavorare sulle compressioni muscolari e sulle articolazioni, come una danza rilassante e rinvigorente.
E' consigliato anche per i dolori cervicali, per migliorare la postura, contro i dolori e le tensioni durante la gravidanza e per migliorare la circolazione sanguigna.
Fondamentalmente il massaggio Thailandese ha due obbiettivi. Il primo è preventivo con la stimolazione e la pressione dei "meridiani" che attraversano il corpo per liberarli da eventuali blocchi. Il secondo è curativo, eliminando le ostruzioni dei "meridiani", che se trascurate portano alla malattia della zona occlusa.
Per poter godere appieno degli effetti benefici del massaggio Thailandese è importante sia una giusta predisposizione positiva sia qualche piccola informazione di base sui possibili effetti negativi. E', infatti, da evitare se si hanno infezioni o tumori perché riattivando la circolazione, la manipolazione può diffonderli oltre la zona originariamente malata. Da evitare anche con pressione alta, vene varicose, osteoporosi o malattia cardiache.