Lo studio pubblicato recentemente dal Journal of Medicine e a cura del Dott. Michael Eisenberg, professore assistente di urologia presso lo Stanford University Medical Center, asserisce con prove documentate che, coloro che hanno problemi di prestazioni a letto, potrebbero migliorare le performance fumando abitualmente marijuana.

Scardinando la teoria mai provata che la marijuana possa in realtà inibire le prestazioni, Eisenberg è invece convinto, dopo la sua ricerca, che la sua assunzione provocherebbe effetti del tutto opposti e che in generale rappresenterebbe un ottimo afrodisiaco naturale per incrementare l’eccitazione.

I dati dello studio

Eisenberg ha condotto uno studio chiedendo a più di 28mila donne e quasi 23mila uomini quanto spesso hanno avuto rapporti intimi nelle quattro settimane prima dell’indagine e soprattutto quanto spesso hanno fatto uso di marijuana. Le donne che non ne hanno fatto uso avrebbero ammesso di aver avuto rapporti sei volte in media nel periodo esaminato e quelle che invece hanno fumato marijuana quotidianamente avrebbero affermato di averne avuti 7,1 di media.

Analoga tendenza per gli uomini, per i quali i rapporti sono stati pari a 5,6 in caso di non assunzione della droga, contro i 6.9 per coloro che ne hanno fatto uso giornalmente.

Eisenberg precisa che per la sua indagine, che ha mostrato una correlazione tra l’assunzione della droga e l’aumento delle prestazioni a letto, non ha fatto differenze tra soggetti di diverso stato civile, razza o abitudini sessuali.

Cosa dicono gli altri esperti

Eisenberg nella sua ricerca non ha specificato quali possano essere le motivazioni scientifiche della correlazione tra uso di marijuana e numero di prestazioni, così come non è chiaro se i soggetti studiati l’abbiano consumata prima o dopo i rapporti intimi.

Di certo è che la ricerca passata fatta su soggetti umani e roditori avrebbe dimostrato l’aumento di eccitazione per effetto della marijuana ma, come dichiara invece Joseph Palamar, professore associato presso il Department of Population Health alla New York University, l’uso della sostanza può avere un impatto diverso a seconda delle persone.

In particolare Palamar suppone che essendo ancora illegale nella maggior parte dei luoghi pubblici fumare marijuana, l’uso in privato e quindi in situazioni più confortevoli accrescerebbe la possibilità di avere rapporti intimi.