Rischio salmonella nei croissant Bauli. Il recente richiamo alimentare è stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute e interessa, in particolar modo, i croissant a lievitazione naturale con crema al latte. Nelle merendine, al controllo microbiologico, sarebbe risultata la presenza di Salmonella spp.
I croissant Bauli interessati al richiamo da parte del Ministero della Salute
Le merendine prodotte dalla Bauli, risultate al controllo microbiologicamente non idonee e con presenza di microrganismi appartenenti al genere Salmonella spp, sono generalmente vendute nei supermercati in confezioni da 300 grammi contenenti sei croissant ciascuna. Il numero del lotto, segnalato nell’avviso del Ministero della Salute pubblicato il 3 ottobre 2018, si riferisce esclusivamente, al lotto identificato dal codice LA8312BR e sulla cui confezione è riportata la data di scadenza prevista per il 30 novembre 2018.
I croissant interessati al ritiro sono stati prodotti dalla Bauli Spa, in provincia di Verona, e nello specifico nello stabilimento la cui sede è a Castel D’Azzano. La raccomandazione del Ministero per i consumatori è quella di non consumare i croissant appartenenti al lotto interessato al richiamo, ma di restituirli, il prima possibile, al negozio dove il prodotto è stato acquistato. È bene sottolineare che le altre merendine prodotti dall’azienda, i cui lotti e date di scadenza risultano diverse da quelle segnalate, possono essere consumati tranquillamente.
Salmonellosi: di cosa si tratta
La salmonellosi è una malattia di tipo infettivo che colpisce, prevalentemente, l’apparato digerente dell'uomo e degli animali.
La sua insorgenza è causata da batteri dalla famiglia delle Salmonelle e la sua trasmissione nell’uomo avviene attraverso l’ingestione o il contatto involontario di liquidi e cibi contaminati. I primi sintomi dell’infezione batterica sono la comparsa di nausea accompagnata a vomito, scariche di diarrea e forti dolori al livello addominale. Gli alimenti che risultano maggiormente a rischio di questi batteri sono soprattutto le uova e le carni poco cotte, le creme, i gelati artigianali, ecc. Anche le verdure e la frutta possono essere interessati al batterio, soprattutto se vengono a contatto con arnesi o coltelli non idoneamente sterilizzati e che sono stati precedentemente utilizzati per tagliare e manipolare prodotti crudi come la carne e le uova. Il cibo contaminato dalla salmonella non risulta alterato nelle sue normali caratteristiche organolettiche, rendendo più difficile, soprattutto in ambito domestico, la sua possibile individuazione.