//

E’ un grande finale di stagione per Vincenzo Nibali. Dopo lo shock dell’esclusione dalla Vuelta Espana, il campione siciliano ha dato la svolta al suo 2015 reagendo con personalità. In questo settembre Nibali ha inanellato il secondo posto alla Coppa Agostoni, la vittoria alla Bernocchi, lo show con Ulissi e Visconti al Pantani ed ora la vittoria alla Tre Valli Varesine.

Solo al Mondiale di domenica scorsa Nibali non ha trovato le giuste situazioni per esprimersi da protagonista. Ma appena tre giorni dopo, con un viaggio intercontinentale in mezzo, il siciliano si è riproposto con una grande giornata. 

Una Tre Valli formato Astana 

La Astana ha disegnato la Tre Valli Varesine a suo piacimento per favorire Vincenzo Nibali. Con un percorso ondulato ma non particolarmente selettivo, la squadra kazaka ha guidato la corsa per tutta la giornata nel tentativo di controllarla ed indurirla, plasmarla sulle dimensioni del suo campione. 

Nel circuito finale attorno a Varese sono stati Pirazzi e il francese Jeannesson a cercare una fuga da lontano.

Alla terzultima tornata Benedetti ha ispirato un contrattacco di un altro gruppetto, con la Astana sempre intenta a tenere le redini del gruppo. La squadra kazaka ha poi cambiato disegno tattico nel penultimo giro, quando ha mandato allo scoperto Diego Rosa. Una mossa azzeccata, che ha annullato la fuga e chiamato allo scoperto gli altri big, come Pinot, Rebellin e Cunego. Il gruppo si è così ridotto ad una trentina di uomini, con ancora Rosa, Tiralongo, Aru e Nibali a comporre il trenino Astana. 

L’affondo di Nibali 

Anche Fabio Aru si è sacrificato per Nibali nel corso dell’ultimo giro, quando Rosa e Tiralongo hanno esaurito le energie dopo un prezioso lavoro. Aru ha alzato il ritmo sullo strappo di via Montello, andando poi a raggiungere Andrea Fedi che aveva tentato un attacco.

A decidere è stata così la leggera salita di Bobbiate, in vista del finale. Nibali ha affondato subito, lanciandosi dopo aver pennellato l’ultima curva della discesa. Alle sue spalle Nizzolo ha retto alla prima sollecitazione, ma non al rilancio, creando un buco che Rebellin, Cunego, Pinot, Ponzi e gli altri big non sono stati pronti e reattivi a chiudere. Nibali se ne è andato a vincere in scioltezza, iscrivendo per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro della Tre Valli Varesine e candidandosi tra i grandi favoriti per il Lombardia di domenica. Nel gruppetto inseguitore il russo Firsanov ha anticipato la volata di Nizzolo per il secondo posto, poi Ponzi, Felline ed un ottimo Sbaragli.