Una tappa per velocisti al Giro d’Italia 2016? Di certo non sarà la Modena-Asolo, in programma mercoledì 18 maggio. E dire che il 90% del percorso è assolutamente pianeggiante, quasi noioso; ma occhio agli ultimi 25/30 chilometri. I big potrebbero muoversi in prima persona per dare uno scossone alla classifica, ammesso che abbiano ancora qualche cartuccia da sparare (senza tirarsi troppo il collo) dopo il difficile arrivo in salita di Sestola: vi ricordate cosa successe lo scorso anno a Vicenza?

Il percorso e l’altimetria

Strappo finale al termine di una giornata monotona e Alberto Contador mise in croce le gambe del rivale Fabio Aru, rosicchiandogli una manciata di secondi. Ecco, uno scenario simile potrebbe ripetersi in questa tappa numero 11 del Giro 2016, che comincia con una lunga rullata attraverso l’Emilia e le zone colpite dal terremoto del 2012.

A Piacenza d’Adige, km 94, è posto il rifornimento: visto che si partirà da Modena via Emilia Centro alle 11.45, il passaggio da lì dovrebbe avvenire intorno alle 13.45 / 14 (un dato utile per i cacciatori di borracce), e poi ancora 100 chilometri facili facili di pianura attraverso il veneto, lambendo Rovigo e Padova prima di dirigersi verso il circuito finale.

Il punto chiave

Lì la Modena-Asolo assume tutta un’altra fisionomia: da tappa di trasferimento si trasforma in una possibile trappola visto che al km 204 comincia la salita a Forcella Mostaccin da Maser.

Non facciamoci ingannare dal fatto che sia un GPM di 4° Categoria, quella che al Tour de France riservano a ponti e cavalcavia: qui si sale al 9% medio con punte al 16, per fortuna solo per 2,9 km. Quanti ne bastano per tagliare fuori dalla lotta i velocisti, se si vuole fare la corsa dura.

Finita qui? Tutt’altro: ai -5, dopo il passaggio da Casonetto di Asolo, comincia un altro tratto in salita e con il pavé, giusto per non farsi mancare niente, poi una discesa veloce su strada larga che termina ai 900 metri dal traguardo.

Morale: potrebbe muoversi anche qualche “pesce grosso” - e ricordiamo che l’unica volta che si è arrivati ad Asolo prima di oggi, al Giro 2010, vinse un certo Vincenzo Nibali - ma anche se così non fosse per gli sprinter si preannuncia una giornata difficile. Più probabile che qualche finisseur provi la sparata nel circuito finale: la possibilità di portare a casa la vittoria è meno remota di quanto si riesca a immaginare.