Con la ventesima tappa avente arrivo a Morzin e vinta dal ciclista spagnolo Izaguirre si conclude ufficiosamente  l’edizione numero 103 del Tour de France. La tappa di domani difatti servirà da passerella per il festante Chris Froome che per la terza volta salirà sul primo gradino del podio sotto l’ombra dell’arco di trionfo.

I flop dal Tour

Al primo posto gli organizzatori del Tour.

Monsieur  Prudhomme e soci sono gli artefici di uno dei più disorganizzati giri di Francia degli ultimi anni; la corsa del 2016 sarà infatti ricordata per le cadute,le invasioni dei tifosi e per una classifica modificata a favore di Froome da giudici in cravatta in modo fantasioso.Dilettanti.

Al secondo posto lo scalatore Nairo Quintana. Il colombiano della Movistar ha corso un Tour da succhia ruote; doveva essere uno dei favoriti della kermesse ed invece ha condotto le varie tappe in modo soporifero, senza nemmeno un sussulto.Una tartaruga su due ruote.

Al terzo posto  tanti presunti campioni. Questo tour è stato di una noia incredibile, nessuna fuga da lontano da parte dei capitani delle varie squadre. La mancanza di Contador e la pessima condizione fisica di Nibali si sono fatte sentire.Una generazione senza coraggio e fantasia.

Ridateci il pirata!

I top dal Tour

Al primo posto Chris Froome. Il “keniano bianco” per la terza volta in cinque anni rivince il giro di Francia. Forte in salita, in discesa e a crono è stato il padrone incontrastato della manifestazione transalpina. Nel come vince però ricorda un certo Lance Armostrong. Da valutare tra una decina di anni!

Al secondo posto il Team Sky. La squadra britannica capitanata da Froome si è dimostrata la più potente del circuito; nessun altro team è riuscito a scalfirlo in nessuna condizione atmosferica e tattica.Come per il suo leader ha la sfortuna di ricordare l’egemonia e lo strapotere della US Postal di Armstrong.

Al terzo posto  Peter Sagan. Lo slovacco grazie alla sua gran classe ha vinto tre gare del tour.Talento cristallino, nei prossimi anni continuerà ad essere uno dei pochi uomini da battere nelle classiche da un giorno.