Anche la Francia, sulla falsa riga del governo polacco e dei paesi scandinavi, starebbe aggiornando i piani di emergenza in caso di conflitti e calamità sul territorio nazionale; secondo i media d'oltralpe, infatti, il governo Bayrou, con il benestare del presidente Macron, sta mettendo a punto una sorta di vademecum che dovrà essere rispettato qualora ci si ritrovasse dinanzi a disastri naturali, alle crisi sanitarie, fino ai conflitti armati. Un documento del genere venne già inviato ai cittadini francesi un paio di anni fa.

Opuscoli a connazionali e rifugiati ucraini

Per quanto riguarda il fronte orientale, la Polonia, membro della NATO, già da una settimana ha avviato un programma di preparazione civile che prevede l'invio di opuscoli informativi alle famiglie polacche , con l’obiettivo di educare i cittadini su come affrontare situazioni straordinarie. Questi materiali, redatti in polacco e ucraino, interesseranno anche i circa 900.000 rifugiati ucraini presenti nel paese. I cittadini riceveranno informazioni su come gestire situazioni di blackout prolungati e altre crisi legate alla sicurezza, ma anche a disastri naturali, come terremoti o alluvioni.

Robert Klonowski, vicedirettore della Protezione Civile del Ministero degli Interni, ha dichiarato che il manuale fornirà anche istruzioni per i bambini, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni a situazioni di emergenza.

Questo programma di preparazione fa parte di un piano più ampio per aumentare la resilienza del paese in un contesto di crescente incertezza dovuta alla guerra in Ucraina.

I cittadini polacchi potrebbero essere chiamati per un addestramento

Da tempo, la Polonia è tra i più fermi alleati di Kiev e ha svolto un ruolo utile nel fornire supporto militare e umanitario all’Ucraina.

L'aggressività russa e la posizione geografica del paese, che confina sia con l’enclave russa di Kaliningrad che con l’Ucraina, hanno spinto il governo polacco a intensificare i preparativi difensivi. In questo scenario, il primo ministro polacco, Donald Tusk, ha ribadito la necessità di una forte preparazione militare, avvertendo che ogni cittadino potrebbe essere chiamato a contribuire alla difesa nazionale, se necessario.

Inoltre, il governo polacco sta sviluppando un sistema di addestramento militare per tutti i cittadini, con l'intenzione di creare una riserva militare adeguata ai potenziali conflitti. Il piano prevede anche l’inclusione delle donne, in un’ottica di preparazione complessiva della popolazione. Il successore di Morawiecki ha dunque sottolineato come la Polonia non possa più fare affidamento solo sulle forze convenzionali, ma deve puntare anche su capacità moderne e non convenzionali, incluse le armi nucleari.

Il tutto si inserisce in una più ampia corsa agli armamenti che sta coinvolgendo anche altri paesi europei, preoccupati per l'espansionismo russo. La Polonia, con la sua posizione, è determinata a rafforzare la sua sicurezza e quella dell’intera regione.

Tusk su Facebook chiede di sospendere le domande di asilo politico

Intanto, il premier polacco Donald Tusk, assai attivo sulla piattaforma Facebook, poco prima di volare verso Bruxelles per la riunione del Consiglio d'Europa, continua ad attaccare i russi e il loro modus operandi all’interno dei confini europei, rilasciando non più tardi delle 9 di stamane una nuova delicata dichiarazione: "Faccio appello al Presidente affinché firmi al più presto una proposta di legge che consenta la sospensione temporanea delle domande di asilo, nel migliore dei casi oggi. La pressione al confine con la Bielorussia sta nuovamente aumentando".