Si chiude con una bella volata la quattro giorni del Tour de la Provence. Sul traguardo di Salon de Provence è stato il tedesco Phil Bauhaus a mettere la sua ruota davanti a tutti, rimontando Davide Ballerini che era stato lanciato perfettamente dai compagni di squadra. Il corridore canturini, già a segno in due tappe, ha concluso la sua corsa con un secondo posto e le proteste di Nacer Bouhanni sul traguardo, che lo ha accusato di una scorrettezza nei suoi confronti.

La giuria ha però confermato l’ordine d’arrivo, respingendo le rimostranze del velocista francese. Quest’ultima tappa ha anche ridisegnato parzialmente il podio finale, grazie ad un abbuono che ha permesso ad Alaphilippe di superare Bernal al secondo posto, dietro al vincitore Ivan Sosa.

Provence, fuga a quattro

L’ultima tappa del Tour de la Provence era sulla carta la più facile dal punto di vista altimetrico e quindi la più favorevole ai velocisti. La corsa è andata come nelle previsioni, con una fuga da lontano controllata dal gruppo e poi lo sprint generale. A provare l’attacco nelle fasi iniziali sono stati Luis Mas (Movistar), Tony Gallopin (AG2R Citroen), Andreas Leknessund (DSM) e Jeremy Leveau (Xelliss Roubail Lille Metropole).

La Ineos del leader della generale Ivan Sosa ha preso la guida del gruppo con un sostanzioso aiuto da parte della Groupama di Arnaud Demare, il velocista più forte e grande favorito di giornata.

Lo spunto di cronaca più interessante delle fasi iniziali della tappa è stato però un abbuono artigliato da Julian Alaphilippe ad un traguardo volante. Il Campione del Mondo ha così guadagnato tre secondi che gli hanno permesso di scavalcare Egan Bernal in classifica generale, portandosi al secondo posto.

Demare si perde, vince Bauhaus

A 25 km dall’arrivo Mas ha provato ad andarsene da solo, ma dopo qualche chilometro è stato nuovamente raggiunto dagli altri tre fuggitivi. Nel finale, con Groupama e Ineos ormai un po’ stanche, è intervenuta anche la Deceuninck a dare man forte all’inseguimento, e così la fuga è stata annullata ad un paio di chilometri dall’arrivo.

La Deceuninck ha poi organizzato un efficace treno per pilotare Davide Ballerini, con Alaphilippe e Stybar nel ruolo di apripista.

Demare invece si è perso nelle retrovie e non è più riuscito a rimontare posizioni e a partecipare alla volata. Così Ballerini è riuscito a partire davanti a tutta, con Phil Bauhaus (Bahraiin Victorius) che ha cercato di rimontarlo a centro strada, e Nacer Bouhanni (Arkea) che ha invece provato ad infilarsi in un piccolo spazio tra il canturino e le transenne.

Bauhaus è andato a vincere piuttosto nettamente davanti a Ballerini, mentre Bouhanni non è riuscito nel suo sorpasso ed ha imprecato contro il corridore della Deceuninck. Il francese si è lamentato per una presunta manovra scorretta dell’avversario, che però è sembrato tenere sempre una traiettoria molto lineare senza stringerlo alle transenne.

La giuria ha avvalorato questa versione e non ha preso alcun provvedimento.

La classifica di tappa è stata dunque con Bauhaus vincitore davanti a Ballerini, Bouhanni e un buon Matteo Moschetti (Trek Segafredo).

La generale ha visto la conferma scontata di Ivan Sosa, vincitore ieri nella tappa regina del Mont Ventoux, con Alaphilippe e Bernal ad accompagnarlo sul podio. Il ciclismo italiano esce con buone sensazioni da questo Tour de la Provence, grazie alle due vittorie di Ballerini, ma anche alle prove di Ciccone e Moscon, corridori particolarmente attesi in questa stagione e che hanno dato dei segnali molto convincenti in questa corsa d’esordio.