Il finale della seconda tappa del Tour de la Provence, vinta in volata da Davide Ballerini, è stato segnato da diverse cadute, per fortuna senza conseguenze particolarmente serie. Una ha visto finire a terra il Campione del Mondo Julian Alaphilippe, favorito al successo di giornata, mentre un’altra ha riguardato il giovane americano Matteo Jorgenson. Il corridore della Movistar era nelle prime posizioni del gruppo, pronto a giocare le sue carte per ottenere un buon piazzamento, quando è stato scaraventato a terra da uno spettatore pericolosamente sporto oltre le transenne.

Fuga e caduta per Jorgenson

La caduta in cui è rimasto coinvolto Matteo Jorgenson è avvenuta nelle ultime centinaia di metri della seconda tappa del Tour de la Provence. Il giovane corridore americano della Movistar si era già messo in evidenza nelle fasi precedenti andando in fuga insieme al belga Florian Veermersch, per poi essere raggiunto in vista della morbida salita conclusiva verso l’arrivo di Manosque.

Nonostante le energie profuse nel tentativo di attacco, Jorgenson è riuscito a rimanere nelle prime posizioni del gruppo, preparandosi per lo sprint finale. Il corridore americano era in settima piazza, vicino alle transenne sulla parte sinistra della strada, quando improvvisamente è finito a terra.

Nel dopo corsa è stata poi chiarita la dinamica dell’incidente. Jorgenson è stato colpito da uno spettatore con una gianna rossa che si è sporto pericolosamente dalle transenne, forse per fare una foto. Per fortuna il corridore della Movistar non ha riportato conseguenze serie nella caduta, si è rialzato, ha concluso la tappa e stamane è ripartito regolarmente per la terza frazione di questo Tour de la Provence.

Jorgenson: ‘Il problema non è la posizione in bici’

Più tardi Matteo Jorgenson è intervenuto sui suoi spazi social per testimoniare quanto accaduto nel finale della corsa.

Il giovane americano ha collegato questo episodio alle tante polemiche dei giorni scorsi, con le lamentele dei corridori per i nuovi regolamenti che vietano di assumere in corsa alcune posizioni in bicicletta ritenute pericolose. Jorgenson ha recriminato per aver perso questa occasione di poter ottenere il suo primo piazzamento importante nel Ciclismo professionistico, ma ha soprattutto invitato l’Uci ha considerare altri temi importanti riguardanti la sicurezza, e non solo le posizioni assunte in bicicletta.

Il corridore della Movistar ha fatto riferimento alle transenne, comunque presenti regolarmente nel tratto in cui si è verificata la sua caduta, e all’arredo stradale, che in questo Tour de la Provence ha creato diversi problemi non essendo stato sempre ben segnalato al passaggio del gruppo.