La tappa numero undici del Tour de France ha regalato uno show entusiasmante. Su un percorso disegnato sulle montagne del Massiccio Centrale, Tadej Pogacar ha attaccato frontalmente a trenta chilometri dall'arrivo, ma è stato poi raggiunto e battuto allo sprint da Jonas Vingegaard. Gli altri due grandi protagonisti della corsa, Primoz Roglic e Remco Evenepoel, hanno dovuto interpretare la tappa sulla difensiva, per limitare i danni da due fuoriclasse apparsi anche stavolta di un'altra categoria.

Nel finale il belga ha recuperato terreno rispetto a Pogacar e Vingegaard, concludendo a soli 25'', mentre Roglic è caduto in una curva nella discesa conclusiva ed ha tagliato il traguardo con 55'' di distacco. Lo sloveno è stato però successivamente accreditato dello stesso tempo di Evenepoel per la neutralizzazione che entra in vigore negli ultimi tre chilometri della corsa. Nelle interviste del dopo corsa, il corridore della Soudal Quickstep ha poi parlato di un Roglic "al limite".

Evenepoel: 'Roglic è esploso completamente'

Nel dopo corsa a Remco Evenepoel è stato chiesto di questa scelta della giuria che ha permesso a Roglic di essere classificato con il suo stesso tempo.

"La regola è questa, non ci sono problemi", ha risposto il belga, che però ha parlato anche di un Roglic in difficoltà nella parte finale della tappa. Sull'ultima salita, il corridore della Soudal Quickstep ha dato anche una spinta all'avversario per farlo passare in testa e fare la sua parte di lavoro.

"L'attacco di Pogacar è stato molto forte, non era nemmeno questione di volerci provare, ho seguito il mio ritmo. Poi sono tornato su Roglic, che è esploso completamente. Abbiamo provato a recuperare, ma non ce l'abbiamo fatta. Sulla seconda salita Vingegaard ha fatto un ritmo fortissimo, ha meritato di vincere, oggi era il più forte. Roglic era al limite", ha commentato la maglia bianca del Tour de France.

Ciclismo, la regola della neutralizzazione

La regola che ha permesso a Primoz Roglic di salvarsi e non vedere accreditato in classifica generale il ritardo reale con cui ha concluso la tappa è quella che riguarda la neutralizzazione negli ultimi tre chilometri della corsa. Il regolamento del Ciclismo prevede che tutti i corridori che subiscono dei ritardi per forature, guasti meccanici o cadute in questa fase finale della corsa vengano classificati con il tempo del gruppetto di cui facevano parte quando si è verificato il problema.

Questa regola è utile soprattutto nelle tappe più facili e pianeggianti, quelle da volata di gruppo, in cui il finale è molto intenso e pericoloso, ma è valida per tutte le frazioni tranne che per quelle con arrivo in salita.

Questa tappa era di media montagna, ma gli ultimi chilometri erano in discesa e quindi la regola della neutralizzazione era perfettamente valida, anche se questo caso che ha permesso a Roglic di azzerare il distacco resta piuttosto insolito.

La classifica aggiornata dopo questa decisione della giuria vede quindi Pogacar in maglia gialla con 1'06'' su Evenepoel, 1'14'' su Vingegaard e 2'15'' su Roglic.