Alla fine è arrivata, a ridosso delle scadenze, secondo un copione tutto italiano, l'attesa proroga per il pagamento dell' imu sui terreni agricoli montani. Il consiglio dei ministri del 12 dicembre 2014 ha infatti approvato il decreto legge che rende ufficiale il differimento al 26 gennaio 2015 dei termini di pagamento dell'imu sui terreni agricoli montani, che hanno perso l’esenzione in virtù del decreto ministeriale del 28 aprile. Una mini proroga quindi sulla scorta di quella già avvenuta l'anno scorso per il versamento della mini imu sulla prima casa, che non risolve i problemi legati a questo ennesimo pasticcio fiscale.
Finora la regolamentazione dell'imu sui terreni agricoli montani era affidata al D.Lgs. n. 23/2011, c.d. Decreto sul federalismo fiscale, che prevedeva la conferma delle esenzioni già previste dal "Decreto Ici" (D.Lgs. n. 504/92). Detto decreto, disciplinava l'esenzione dal tributo locale per i terreni agricoli, ricadenti in aree montane o collinari, così come definite dall'art.15 della L. n.984/77. Per individuare la lista dei terreni agricoli esenti, era necessario fare riferimento all'elenco allegato alla Circolare n. 9 del 14/6/1993.
Cosa cambia adesso per il pagamento dell'imu sui terreni agricoli montani
Con il nuovo decreto cambia radicalmente il sistema di individuazione dei comuni esentati dal pagamento dell'imu sui terreni agricoli montani.
Infatti mentre nel precedente allegato, al quale si faceva riferimento fino all'anno scorso, trovavano posto, tra comuni montani e collinari, ben 3.524 comuni, con la nuova formulazione i comuni che potranno continuare a godere dell'esenzione imu in modo totale o parziale calerebbero drasticamente intorno a 1.500 secondo i seguenti criteri:
- terreni ubicati nei comuni con altitudine superiore a 600 metri: esenzione totale;
- terreni ubicati nei comuni situati ad un 'altitudine tra 281 e 600 metri: esenzione parziale riservata ai soli imprenditori agricoli e coltivatori diretti;
- terreni ubicati nei comuni con un'altitudine inferiore a 281 metri: nessuna esenzione.
Ora, aldilà delle considerazioni sulla correttezza della revisione dei comuni che potranno continuare a godere dell'esenzione imu per i terreni agricoli montani, che hanno già registrato la vibrata, ed in alcuni casi provocatoria, protesta di numerosi sindaci, è mai possibile che ad un solo giorno lavorativo dalla scadenza arrivi una mini proroga al 26 gennaio 2015?
Ci sarà il tempo, così come richiesto da più parti, di rivedere i nuovi criteri di esenzione? Noi onestamente pensiamo di no e rischiamo, dovendo comunque pagare entro il 26 gennaio per problemi legati ai bilanci dei comuni, di dover assistere ad integrazioni di pagamento o richieste di rimborso a giugno 2015.