I sacchetti di frutta e verdura sono a pagamento. Ebbene sì, quella che sembrava all'inizio essere una bufala o la solita fake news allarmistica è realtà. Sui social è già scoppiato il caso sociale, tra chi mostra con orgoglio 'trucchetti' per evadere la nuova regola e chi grida allo 'scandalo'. Ma quanto ci verranno a costare in realtà? E che cosa dice la Normativa a riguardo?
Buste biodegradabili per frutta e verdura a pagamento dal 1 gennaio 2018
Non si potranno più utilizzare i classici sacchetti super leggeri che da anni troviamo nei supermercati per confezionare la frutta e verdura prima di pagarla alla cassa. O meglio, cambierà la loro composizione e saranno a pagamento. La normativa che tanto sta facendo discutere è la 2015/720. Le uniche buste in commercio saranno rigorosamente biodegradabili e non più gratuite. Come ha affermato il direttore di Legambiente, Stefano Ciafano 'Ogni innovazione ha un prezzo', dichiarazione che non ha trovato ovviamente consensi unanimi.
Se i sostenitori dell'eco-sostenibilità e del bio hanno esultato, i risparmiatori hanno storto il naso. Dopo giorni di confusione e di dubbi, è stato però accertato che il costo effettivo dei nuovi sacchetti per frutta e verdura non supererà i due o tre centesimi, una cifra in effetti accettabile. Ciafano è stato chiaro, assicurando che la normativa verrà applicata sia a consumatori che esercenti: previste infatti multe salate per i commercianti che non si atterranno alle nuove disposizioni, continuando ad utilizzare sacchetti per frutta e verdura non a norma. Il presidente di Legambiente si dice convinto che l'introduzione di questa novità possa dare una mano all'ambiente, riducendo inquinamento e sprechi.
Ma c'è chi non ci sta.
Codacons contro i sacchetti per verdura e frutta a pagamento
Tra la schiera dei 'no' ai sacchetti bio e a pagamento per frutta e verdura, Codacons. Il presidente Rienzi ha fatto presente che, anche se le buste costeranno dai 2 ai 3 centesimi, si stima che in un anno l'importo della spesa di ogni italiano aumenterà fino a 50 euro. Per il presidente non si tratta di una innovazione volta a rispettare l'ambiente ma di una vera e propria tassa occulta. Senza parlare delle polemiche riguardo l'azienda che andrà a produrre i tanto contestati sacchetti per la frutta a pagamento: a tal proposito però, dovrebbe essere escluso il monopolio di un unico produttore. Staremo a vedere.