Si avvicina il momento di fare la dichiarazione dei redditi 2018 nella quale è possibile inserire tutte le spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie ed ottenere detrazioni fiscali fino a un tetto massimo variabile a seconda di quando sono stati eseguiti i lavori. I rimborsi verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate in 10 rate durante un anno, sia per coloro che hanno fatto dei lavori nella propria abitazione sia per chi acquista fabbricati ristrutturati ad uso abitativo.
Le agevolazioni sono riservate ai privati, alle cooperative e alle aziende edilizie.
Su quali interventi si possono ottenere le detrazioni fiscali
Da quanto si può leggere sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2018 possono avere una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro. Il bonus è previsto anche per coloro che acquistano abitazioni ristrutturate ed è estesa alle imprese di costruzione che provvederanno ad eseguire i lavori entro 18 mesi dall’assegnazione della casa. In questo caso l’agevolazione è del 25% del prezzo dell’immobile e verrà ripartita nelle solite 10 rate annuali.
Il bonus spetta ai proprietari, oppure agli inquilini che pagano le spese di ristrutturazione, ma anche ai soci di cooperative e di società semplici. Possono sostenere le spese e dunque hanno diritto alla detrazione, il coniuge o i parenti del proprietario dell’immobile entro il terzo grado oppure il coniuge dell’unione civile, anche se è separato ma ha avuto l’usufrutto della casa che è intestata all’altro, purché possa dimostrare di aver sostenuto le spese tramite bonifici e fatture intestate a suo nome. Per quel che riguarda i condomini, i bonus vengono erogati solamente quando riguardano ristrutturazioni eseguite su parti comuni e sono ripartiti in base alla quota di proprietà di ogni inquilino.
Sono compresi tutti gli interventi finalizzati al miglioramento dell’immobile, come la costruzione di garage, l’eliminazione di barriere architettoniche, la creazione di ascensori e montacarichi, bonifiche dall’amianto, misure antisismiche, riduzione del rumore e risparmio energetico.
Come fare per ottenere i bonus nella dichiarazione dei redditi
Prima di partire con la ristrutturazione, bisogna inviare all’azienda sanitaria locale una raccomandata con ricevuta di ritorno se i lavori lo prevedono. Qualunque tipo di intervento va pagato tramite bonifico postale o bancario, indicando nella causale il codice fiscale o la partita Iva del contribuente. Nella dichiarazione dei redditi 2018 bisogna inserire nel quadro opportuno i dati catastali dell’immobile e tutti gli estremi necessari richiesti per ottenere il bonus.