La detrazione delle Tasse per la ristrutturazione degli immobili è proporzionale alle spese sostenute per gli interventi di recupero edilizio e va indicata nella dichiarazione dei redditi. Questi interventi sono di diverse tipologie, tra cui quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria su singole unità immobiliari, rurali e pertinenze di qualunque categoria catastale. Tra le spese vanno indicati nel Modello 730 gli interventi di restauro conservativo, quelli di manutenzione sulle parti comuni dei condomini e quelli necessari al ripristino di immobili danneggiati in seguito a calamità naturali, purché ne sia stato accertato lo stato di emergenza.
Spese per l'adozione di misure antisismiche da inserire del Modello 730
Tra i rimborsi per la ristrutturazione degli immobili rientrano nel Modello 730 quelli per la messa in sicurezza antisismica degli edifici e di tutte le opere che sono necessarie. Oltre a ciò, anche la bonifica dell'amianto e la prevenzione di furti o atti vandalici mettendo in sicurezza le parti a rischio fanno parte di quanto viene rimborsato nella dichiarazione dei redditi. Rientrano in questa categoria di interventi anche quelli per minimizzare od evitare infortuni all'interno dell'abitazione domestica. Naturalmente anche il risparmio energetico fa parte di questa categoria di detrazioni, compresa l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, oppure basati su fonti rinnovabili di energia.
Chi può usufruire della detrazione e di quanto
I proprietari o chiunque abbia un diritto reale sulla casa oggetto della ristrutturazione, come comodato d'uso o locazione, può fruire della detrazione ma non solo, perché anche il convivente del possessore o comunque chi ha sostenuto le spese e ha i bonifici intestati a sé stesso può farlo. I bonifici possono essere registrati anche ad un familiare convivente, purché nella fattura sia indicato il suo nome. Nel bonifico vi deve essere la giusta causale, il codice fiscale di chi paga, il numero di partita Iva dell'azienda che eseguire lavori. Nella dichiarazione dei redditi ci devono essere i dati catastali dell'immobile e i dati per poter controllare se effettivamente si abbia diritto alla detrazione.
Ricevute e fatture vanno conservate per almeno 14 anni. Il pagamento deve essere fatto con bonifico bancario o postale, dove sia indicato il codice fiscale di chi lo effettua e al quale verrà intestata la fattura, la causale e la partita Iva di chi ha effettuato i lavori.
Detrazione del 50% o del 36%?
Nel Modello 730 ci vanno inseriti i dati catastali dell'immobile e altri elementi per poter controllare che i lavori siano stati fatti a norma di legge. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017 la detrazione di imposta è del 50%, mentre dal 2008 al 2011 e dal 1 gennaio al 25 giugno 2012 è del 36%. Il limite di spesa è di 48.000 euro per quelle sostenute dal 2008 al 25 giugno 2012 mentre di 96.000 euro per quelle pagate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017.
Ogni importo è riferito ad un’unica unità immobiliare e, nel caso in cui le spese siano iniziate precedentemente al 25 giugno 2012, la detrazione è valida dal 2008 fino al 25 giugno 2012 fino a 48.000 euro e dal 31 dicembre 2017 in poi fino a 96.000 euro