Il decreto fiscale mai come quest’anno, presenta misure atte ad aiutare soggetti in difficoltà con i debiti fiscali. La cosiddetta Pace Fiscale, tra tribolazioni e polemiche presenta tutti i tre provvedimenti più importanti, anche se uno di essi è stato inserito nel maxi emendamento alla legge di Bilancio e non nel collegato fiscale. Rottamazione ter, nettamente più vantaggiosa, saldo e stralcio agevolato per gli indebitati e cancellazione d’ufficio dei vecchi debiti.

Per quest’ultimo, il quotidiano romano “Il Messaggero” ha già pubblicato le modalità con cui i soggetti interessati potranno verificare se e quali ruoli o cartelle sono stati bonificati d’ufficio.

Nel frattempo sono già state confermate le date di scadenza delle adesioni a rottamazione e saldo e stralcio, entrambe in scadenza il 30 aprile prossimo.

Annullate vecchie tasse e vecchie multe

L’Agenzia delle Entrate Riscossione, il concessionario che ha sostituito la cessata Equitali , ha cancellato dal 1° gennaio 12 milioni di posizioni debitorie, così recita il Messaggero nel suo articolo. Si tratta di vecchie tasse non pagate, multe del codice della strada e bolli auto.

Infatti, per snellire la macchina amministrativa del fisco, il governo ha deciso di cancellare d’ufficio vecchi debiti dei contribuenti, divenuti un peso per lo Stato, essendo di difficile incasso. Si tratta dei suoli emessi tra il 2000 ed il 2010 e di importo inferiore a 1.000 euro. I 'benificiari' sono circa 5 milioni di persone. Adesso tocca al contribuente verificare quali dei suoi debiti hanno subito il beneficio della cancellazione automatica. Si può verificare la cancellazione collegandosi al sito dell’Agenzia per coloro che dispongono dello Spid o delle credenziali di accesso al sistema telematico del fisco. In alternativa si può utilizzare il Pin dei servizi telematici Inps o quello della Carta Nazionale dei Servizi.

Saldo e stralcio e rottamazione, come funzionano?

Sembrava scomparso dai radar del governo, non essendo inserito del Dl Fiscale, ma il saldo e stralcio è misura confermata dal maxi emendamento alla manovra da parte del governo. Il provvedimento riguarda le cartelle notificate tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2017. riguardanti omessi versamenti di imposte. Al contribuente, che dovrà avere un Isee in corso di validità per aderire al saldo e stralcio, verrà offerto di sanare la posizione pagando solo il 16%, il 20% o il 35% del debito già tagliato di sanzioni e interessi. Si tratta delle tre aliquote che saranno applicate in base alla situazione di disagio reddituale dei debitori, cioè all’Isee.

La cosiddetta comprovata difficoltà finanziaria si baserà proprio sull’Isee. Per indebitati con Isee del nucleo familiare fino ad 8.500 euro, si applicherà l’aliquota più bassa, quella del 16%. Per contribuenti con Isee fino a 12.500 invece, si passa alla seconda aliquota del 25% mentre la più alta è per coloro che hanno un Isee fino a 20mila euro. Come dicevamo, domande entro il 30 aprile e risposte da parte del fisco entro fine ottobre. Le soluzioni per provvedere al pagamento di quanto dovuto sono quella in unica soluzione entro il successivo 30 novembre o a rate con interesse annuo del 2%. Anche nel pagamento rateale, la prima scadenza sarà il 30 novembre, con la richiesta di pagamento del 35% del debito.

Le altre 4 rate saranno a marzo e luglio del 2020 e del 2021.

La rottamazione invece è uno strumento che consentirà a chi non ha aderito alle precedenti o a chi è in regola con le precedenti rate scadute entro il 7 dicembre scorso, di pagare i debiti senza sanzioni ed interessi di mora. Rispetto alle precedenti versioni, si potrà scegliere se pagare in un’unica soluzione a luglio 2019 o in massimo 18 rate spalmate in 5 anni. Le prime due nel 2019, a luglio e novembre, entrambe riguardanti il 10% del debito complessivo. Le altre 16 rate, ogni febbraio, maggio, luglio e novembre dei successivi 4 anni. Anche in questo caso, domande entro la fine del prossimo mese di aprile.