Biosphera 2.0 verrà installata anche nelle città italiane di Aosta, Milano, Torino e Lugano con lo scopo di controllare la qualità dell'aria presente all’interno del modulo in ambienti con possibile inquinamento. Una casa grande appena 25 metri quadrati, in grado di creare da sola tutta l'energia necessaria per alimentare elettrodomestici e riscaldamento

Parte dalla città di Courmayeur il progetto "Biosphera 2.0", un progetto completamente italiano per una casa del futuro in grado di autoalimentarsi senza aver bisogno di un’alimentazione esterna.

Il progetto internazionale monitorerà per tutto l’anni i dati energetici e ambientali di Biosphera 2.0 e parametri fisiologici delle persone che vi abiteranno in situazioni ambientali molto differenti, per definire il livello di benessere psicofisico delle persone all'interno di un ambiente abitativo futuristico. All'interno vi è un sistema di riscaldamento della temperatura che consente di mantenere il clima sempre costante utilizzando l'energia che viene autoprodotta dalla casa. Durante l’anno verranno raccolti i dati di venti parametri come la temperatura, l’umidità, la qualità dell'aria, i campi elettromagnetici, le polveri sottili, la frequenza cardiaca, la temperatura della pelle, lo stato emotivo.

Una casa davvero unica e piena di tecnologia

 Il legno che è stato utilizzato è certificato secondo i criteri del PEFC, mentre quasi tutti i mobili sono realizzati con materie prime. Biosphera 2.0 è stata sviluppata a partire dal progetto elaborato da un gruppo di studenti di architettura del Politecnico di Torino.

Biopshera 2.0 ospiterà nel periodo di test di dodici mesi più di 20 abitanti. Ciascun abitante dovrà raccontare la vita quotidiana all'interno della casa con post, piccole fotografie, video. I primi ad avere l’opportunità di testare il comfort abitativo di Biosphera 2.0 saranno proprio i 6 studenti vincitori del concorso. La casa potrebbe essere utilizzata anche in aree remote del pianeta per garantire vita a piccoli gruppi di persone.