Con la separazione dalla sonda 'Trace Gas Obiter' (Tgo), il lander Schiaparelli ha quasi concluso il suo avventuroso viaggio verso Marte, oggi intorno alle 16:42 ora italiana. La separazione, programmata sul computer di bordo, è stata effettuata (con una manovra meccanica) quando entrambi i veicoli si trovavano a circa 960.000 chilometri dalla superficie marziana; nello stesso modo avverrà la sua discesa sul pianeta il 19 ottobre.

Schiaparelli sul suolo di Marte il 19 ottobre

Walter Cugno, direttore della missione per la 'Thales Alenia Space' (Leonardo Finmeccanica), spiega: 'Da quel preciso momento il lander Schiaparelli inizierà la sua discesa verso il suolo del pianeta, affrontando gradualmente l'ingresso nell'atmosfera di Marte - previsto per le 16:48 del 19 ottobre - mentre, per evitare 'rischi di collisione', l’orbiter 'Tgo' si allontanerà eseguendo una manovra addizionale'. Il nome del lander deriva dall'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, che fu il primo a tracciare una mappa completa di Marte, un esempio della tecnologia e della ricerca italiane che si trovano a bordo.

Il nostro paese è infatti il principale contributore della missione, con il 32% totale del suo valore, cioè 350 milioni di euro. Grazie a 'Thales Alenia Space' e Finmeccanica, l'industria italiana ha dato il suo importante contributo al lander Schiaparelli .

L'Italia in primo piano con Schiaparelli

Ma non finisce qui: l'Italia ha dato anche il suo apporto scientifico alla missione con l'Università di Padova, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Dunque la missione ExoMars, in collaborazione tra Russia ed Europa, entra nel vivo della sua avventura: Schiaparelli si è separata dalla sonda 'Tgo' per iniziare finalmente la sua discesa.

Se tutto andrà come previsto - dopo un viaggio di sette mesi in cui ha percorso circa 50 milioni di chilometri - entrerà nell'atmosfera del pianeta a una velocità di circa 21.000 km / h e avrà soltanto 6 minuti per azionare i freni, arrivando a una velocità che gli possa consentire l'atterraggio (previsto per il 19 ottobre) in tutta sicurezza. A leggere questi dati sembra quasi di rivivere quei 'sette minuti di terrore' (così definiti dalla NASA) quando atterrò sul suolo marziano il rover Curiosity: con Schiaparelli, infatti, è previsto lo stesso ritardo nelle comunicazioni tra la Terra e Marte.