Google, dopo aver praticamente monopolizzato il mercato dei motori di ricerca durante lo scorso decennio, è ormai anche la proprietaria del browser web più utilizzato al mondo, ovvero Google Chrome. I cavalli di battaglia del browser del colosso di Mountain View sono molteplici, dalle prestazioni all’integrazione totale con tutti i servizi Google (Gmail, Drive, Document, Calendar, per fare alcuni esempi).

Nel tempo ci sono state anche molto lamentele, in particolare riguardo all’uso massimo della memoria Ram del computer che, nei dispositivi non di ultima generazione o di fascia alta, potrebbe causare blocchi e rallentamenti. Tale problema sembrerebbe però ridimensionato dalle ultime versione rilasciate. Ultimante però, specialmente dopo gli scandali riguardante la privacy degli utenti Facebook, l’opinione pubblica sembra essere focalizzata molto su un altro tema riguardante il web, ovvero la sicurezza. Anche se negli ultimi anni sono stati fatti enormi passi avanti in materia, ciò ancora non è abbastanza, e questo soprattutto perché molti siti web non utilizzano ancora il protocollo https al posto del tradizionale protocollo http.

Il protocollo https

La sigla https sta per “HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer” ed indica un protocollo utilizzato per navigare su Internet in maniera sicura. Il suo uso si basa su tre passi fondamentali:

1) autenticazione del sito che si sta visitando;

2) uso di un sistema di protezione della privacy;

3) verifica che l’integrità dei dati passi dal server (il sito) al client (l’utente).

L’https deriva direttamente dall’http, utilizzato fin dalla fine degli anni ’80 (con la versione 0.9) come protocollo per la comunicazione asimmetrica sulla rete e che, insieme agli Url e al linguaggio Html, costituisce il nucleo base del Word Wide Web (www), aggiungendo però un ulteriore livello di sicurezza formito dai tre passaggi elecanti precedentemente.

La decisione di Google

Le novità che saranno operative a settembre con Google Chrome 70 riguardano ciò che l’utente finale vedrà durante la navigazione di un sito web: se si sta visitando un sito sicuro (quindi che usa https) non si vedrà più il tradizionale lucchetto vicino all’Url del sito, dando quindi per scontato l’uso di tale protocollo. Se, invece, si sta visitando un sito non sicuro, verrà visualizzata, al posto del lucchetto, la scritta “Non Sicuro”, con un carattere rosso acceso, che quindi metterà al corrente gli utenti dei rischi che stanno correndo. Speriamo che ciò sia utile e incentivi sempre più aziende e webmaster a implementare il protocollo https nei loro siti.