Tra l'8 e il 10 Maggio 2018 si è tenuto a Mountain View in California il Google I/O 2018, la conferenza ufficiale dell'azienda americana che ogni anno presenta al mondo le più grandi innovazioni tecnologiche di Google per gli utenti e gli sviluppatori. Il tema fondamentale dell'edizione di quest'anno è stato senza dubbio l'Intelligenza Artificiale sulla quale si sono concentrati tutti gli sforzi e gli investimenti economici dell'azienda leader del settore, la quale è riuscita ad integrare il noto Google Assistant in tutta la gamma dei prodotti forniti agli utenti.

Il risultato è un ecosistema incredibilmente integrato e intelligente, quasi da film di fantascienza.Tra le tante novità introdotte per gli utenti, ecco qui le 5 tecnologie più entusiasmanti!

1. Conversazioni naturali con Google Assistant

Se da ormai qualche anno è presente la tecnologia degli assistenti digitali è anche vero che da sempre gli utenti riscontrano una certa macchinosità delle operazioni. Finora bisognava ripetere "Ok Google" ogni qual volta si faceva una ricerca o si chiedeva all'assistente di eseguire un'operazione. Quest'anno invece l'assistente Google si è arricchito della possibilità di comprendere richieste diverse all'interno della stessa conversazione ed anche richieste multiple nella stessa frase.

L'intelligenza artificiale è così sviluppata da essere in grado di comprendere il contesto riformulando i periodi e le frasi ed è anche in grado di capire se le parole che stiamo pronunciando sono riferite all'assistente o meno. Il tutto permette di avere delle conversazioni naturali con il Google Assistant, quasi come se fosse una persona vera.

Verso la fine dell'anno inoltre verranno aggiunte le richieste gentili, ossia si potrà imporre che l'assistente risponda a richieste o domande solo in aggiunta di "per favore" o "grazie", soprattutto in ambiente domotico e con l'utilizzo del Google Home (l'assistente casalingo) da parte dei bambini, per aiutare lo sviluppo di atteggiamenti gentili ed evitare che l'assistente venga visto come un "servo" dai più piccoli.

2. Prenotazioni telefoniche con Google Duplex

Sempre all'interno dell'assistente Google, una delle novità che ha fatto più notizia è senza dubbio l'introduzione della tecnologia Duplex in grado di eseguire prenotazioni telefoniche in maniera automatica. L'intelligenza artificiale unita alla tecnologia Wavenet hanno permesso a Google di riuscire a ricreare la voce umana in maniera perfetta, con tanto di caratteristiche non verbali (suoni o pause) ed accenti. Duplex è in grado di chiamare automaticamente i locali per effettuare delle prenotazioni in base ad una nostra richiesta e ultimata la prenotazione ci invierà una conferma (o una notifica di mancata prenotazione). Quello che più ha lasciato a bocca aperta però è che la chiamata avviene realmente e l'intelligenza artificiale parla realmente con la persona all'altro capo del telefono, ed è talmente brava che l'interlocutore non si accorge nemmeno di parlare con un computer.

Davvero impressionante!

3. Benessere digitale in Android P

Tutti passiamo ore con il telefono in mano, sui social network o su YouTube, distraendoci dalla vita vera. Bene, Google ha deciso di porre un freno a questa alienazione. Con la prima versione di Android (9.0 o P, successore di Oreo), disponibile in versione beta su diversi dispositivi già da ora (il cui nome ufficiale, tuttavia, non è stato ancora dichiarato), saranno introdotti dei meccanismi di Digital Well-Being ossia accorgimenti non troppo invasivi che invoglieranno l'utente a usare lo smartphone il meno possibile. Sarà possibile impostare dei timer per le applicazioni, allo scadere dei quali l'app diventerà "grigia" segnalando che è stata usata troppo.

Sarà introdotta la Dashboard che consentirà all'utente di visualizzare le statistiche di utilizzo di ciascuna applicazione, mostrando quanto tempo della giornata abbiamo trascorso al telefono. Sarà possibile silenziare le notifiche semplicemente capovolgendo il telefono in modo che non possa essere una distrazione in momenti importanti della giornata. E potrà anche essere impostato un orario di fine giornata dopo il quale lo schermo diventerà in bianco e nero rendendo meno appetibili video o contenuti multimediali che il più delle volte ci tengono svegli fino a tarda notte prima di andare a dormire. Inoltre l'intelligenza artificiale prevederà le operazioni che facciamo di solito rendendole immediatamente accessibili all'interno del drawer delle applicazioni così da far perdere all'utente il minor tempo possibile soprattutto sulle azioni più usuali.

Il tutto per assicurare che lo smartphone sia un aiuto, un assistente alla vita vera e non un sostituto ad essa. Complimenti a Google per questo!

4. Posizionamento visivo in Google Maps

Vi è mai capitato di avviare il navigatore, chiedere indicazioni, e sentirsi dire "vai a Sud" senza avere la minima idea di dove sia il Sud? Di solito quello che si fa è iniziare a muoversi in una direzione e vedere sullo schermo se il pallino che indica la nostra posizione va nella direzione giusta o meno. Da oggi invece Google Maps utilizzerà fotocamera e intelligenza artificiale insieme per ottenere informazioni sulla posizione e mostrerà direttamente sul soggetto inquadrato le indicazioni per la direzione o tag specifici per locali o monumenti (come avviene già con Google Lens).

Mentre inquadriamo la strada delle frecce sullo schermo ci diranno dove andare, rendendo la navigazione, soprattutto a piedi, molto più semplice e immediata. Sarà anche possibile visualizzare un piccolo animaletto su schermo che farà il nostro stesso percorso, una piccola simpatica chicca come solo Google sa fare.

5. Auto a guida autonoma di Waymo

Non è una novità di per se, ma da tempo se ne parla, soprattutto in merito alle questioni sulla sicurezza in strada. Quest'anno Google, in merito al progetto Waymo (presentato nel Google I/O 2016) dimostra come l'intelligenza artificiale basata sul deep learning e l'utilizzo di diversi sensori (radar, lidar e videocamere) su ogni veicolo hanno permesso alle loro auto a guida autonoma di viaggiare per più di 8 milioni di chilometri (in parte su strada in parte simulati) senza un singolo incidente.

Alla conferenza è stato mostrato un video di come le auto a guida autonoma riescano a prevedere e reagire in maniera ottimale anche in situazioni estreme, come in caso di neve o nel caso di un veicolo che transita col semaforo rosso a grande velocità. E' evidente che ormai l'intelligenza artificiale è così evoluta da essere molto più reattiva e per questo più sicura di un essere umano. Le auto di Waymo sono già in circolazione in alcune città americane e il progetto, introdotto dapprima per aiutare persone con difficoltà motorie o comunque impossibilitate alla guida, è intenzionato ad estendersi al trasporto pubblico e a quello privato nei prossimi anni.