Google ha finalmente tolto il velo a quella che è la versione 9.0 del popolare sistema operativo Android. Montato su milioni di smartphone e non solo, il software si apre in maniera sempre più netta all'intelligenza artificiale, la cui applicazione è destinata a dilagare. Android P non ha ancora un nome finale, ricordando come negli altri casi ogni lettera è stata sempre associata ad un dolciume, ma già si sa molto.

A partire da una serie di cambiamenti che risulteranno piuttosto netti e ad arrivare ad una funzione che si pone l'ambizioso obiettivo di combattere la dipendenza da smartphone.

Android P: disponibile per chi ?

La prima Beta di Android P è stata svelata martedì, ma la grande novità è rappresentata dal fatto che praticamente da subito sarà disponibile anche per altri dispostiivi oltre ai Pixel. All'appello, secondo quelle che sono le informazioni, potranno rispondere anche Sony Xperia XZ2, Xiaomi Mi Mix 2S, Nokia 7 Plus, Oppo R15 Pro, Vivo X21 o Essential PH. Sopresa gradita anche per One Plus 6 che , una volta lanciato, potrà unirsi alla schiera di privilegiati.Si sta lavorando, inoltre, affinché quando Google rilascia una nuova versione di Android, questa possa diffondersi il più rapidamente possibile tra i dispositivi dei produttori.

E' un tentativo di mettere a tacere quelle voci secondo cui tra i difetti del "robottino verde" ci sia quello che a un'evelevata capillarità tra le decine di produttori che lo adottano corrisponde una certa lentezza nel rilascio degli aggiornamenti. L'idea è quella di agevolare il più possibile il compito di tutti quei produttori che montano processori Qualcomm che rappresentano la maggior parte dei dispostivi attualmente in uso al mondo. Occorre, però, sottolineare come a questi buoni propositi faccia da contraltare l'assenza dei maggiori produttori Samsung e Huawei dal novero dei cellulari che potranno accedere più rapidamente ad avere una versione di test per i loro dispositivi.

Android 9.0: altre cose da sapere

Il nuovo sistema operativo si proietta nel futuro e non solo attraverso scelte che segnano un punto di rottura con la tradizione. Il fatto che, ad esempio, l'orario nella barra verrà spostato a sinistra può essere un fatto marginale, ma rappresenta comunque un cambiamento rispetto al passato. Così come il dilagante fenomeno del notch nel mondo Android nel solco tracciato da iPhone X ha imposto la creazione di un software che lo contemplasse e, se possibile, lo valorizzasse. Ci sarà un'ottimizzazione dei sistemi dei tutela della privacy ed anche degli stratagemmi per preservare il più possibile la durata della batteria garantendone un uso "adattativo", anche attraverso una migliorata gestione della luminosità. Consueto lavoro, inoltre, sulle notifiche, in modo da garantire all'utenza un uso sempre più smart e veloce.