Era il 2009 e Whatsapp veniva fondata da un gruppo di ex dipendenti di Yahoo che rivoluzionavano per sempre il mondo di comunicare. Dal 2014 è alle dipendenze di Mark Zuckerberg e continua ad essere uno dei principali sistemi di comunicazione al mondo. Definirla unicamente app di messaggistica sarebbe riduttivo, sebbene si tratti di quella che ad oggi pare avere un livello di diffusione irraggiungibile da una concorrenza comunque ampia e valida. Accade, però, che quando c'è qualcosa che non va, si propaghi un certo allarmismo, poiché si tratta di una piattaforma che non è utilizzata dagli appassionati di tecnologia, ma anche e soprattutto da utenti che di fronte alle insidie della Rete rischiano di diventare degli sprovveduti.

L'unico modo per affrontare nel modo giusto i pericoli è conoscerli.

WhatsApp: cosa è successo nelle ultime ore

Whatsapp nelle ultime ore è stato interessato da un problema che non può essere di poco conto. Il bug riguarda unicamente le versioni Android e, almeno per il momento, non coinvolge i dispositivi con Ios. Il messaggio che, in maniera befffarda, circola con una certa frequenza recita queste parole: 'Se tocchi il punto nero Whatsapp ti bloccherà'. Alla vista superficiale sembra un semplice testo che potrebbe mirato a trarre in inganno solo i più ingenui, ma basterà toccarlo per rendervi conto che si tratta di un sistema che davvero può creare impaccio al vostro dispositivo. Il motivo ?

In realtà è un messaggio molto complesso che, se decodificato, contiene più di 2000 caratteri. Esattamente 1996 che sono in grado di mandare in tilt il vostro dispositivo Android di ultima generazione, anche se dovesse trattarsi di un top di gamma. Un fatto del genere aveva già coinvolto gli iPhone nel recente passato. Il blocco comunque non è irreversibile e non sarà necessario effettuare un hard o un soft reset per ripristinare la funzionalità del telefono.

Basteranno pochi secondi e tutto tornerà alla normalità, per cui niente panico. Il fastidio sarà solo temporaneo.

Whatsapp: quale futuro?

È molto probabile che il messaggio in questione possa diventare oggetto di una catena di Sant'Antonio, magari innescata da amici vogliosi di fare uno scherzo. Proprio in questo senso gli sviluppatori della popolare app di messaggistica stanno lavorando affinché sia elaborato un efficace sistema di tutela che sia in grado di debellare questo tipo di messaggi seriali.

In questo si tratta solo di un sistema che genera un fastidio destinato a durare qualche secondo, ma rappresenta lo stesso principio attraverso cui si veicolano truffa o la condivisione di link che possono generare problemi ben più seri. Il tutto si inquadra nell'economia di un costante rinnovamento di cui Whatsapp continua a rendersi protagonista. L'esempio più eclatante è rappresentato da quanto avvenuto nel mese di aprile appena trascorso. Una serie di nuove funzionalità sono state aggiunte, tra cui quella che permette di inviare note vocali senza necessità di tenere premuta l'icona del microfono o quella di inserire delle descrizioni per i gruppi.

C'è attesa per capire quando, invece, saranno implementate le video chiamate di gruppo.

Quello sarà il momento in cui Whatsapp lancerà un guanto di sfida neanche troppo velato nei confronti di altri colossi come Google e Microsoft, attualmente leader nel settore delle video conferenze con Hangout e Skype. La sensazione è che l'app acquistata da Zuckerberg nel 2014 rappresenterebbe un'alternativa credibile con buone possibilità di scardinare la concorrenza grazie alla grande familiarità che tutti gli utenti hanno con essa.