I vini sanniti - che vanno riscuotendo un sempre maggiore appeal - attendono con impazienza le anticipazioni che emergeranno dalle degustazioni delle maggiori guide nazionali. Sono infatti giornate cruciali per la stesura delle più importanti pubblicazioni dedicate al vino, che faranno la loro comparsa sul mercato nell'imminente periodo autunnale. Un momento a cui il Sannio guarda con particolare attesa, considerati anche i numerosi riconoscimenti ottenuti dalle aziende beneventane in questi ultimi anni: il segnale che mostra con evidenza il salto qualitativo che il settore fa registrare.
La guida Touring Club
Qualche settimana fa sono usciti i primi responsi, quelli della guida "Vini buoni d'Italia", edita dal Touring Club e dedicata ai vini ottenuti esclusivamente da vitigni autoctoni. La pubblicazione - seguita da vicino in Campania da Marco Oreggia - ha insignito tre aziende sannite con il massimo del riconoscimento, la Corona. Si tratta della Cantina del Taburno di Foglianise (premiata con l'etichetta 'Aglianico del Taburno Docg - Bue Apis 2011'); l'azienda Masseria Frattasi di Montesarchio (che ha ottenuto il fregio per il vino 'Aglianico del Taburno Docg - Iovi Tonant 2011') e della cantina di Torrecuso Fattoria la rivolta (premiata con il 'Sannio Doc - sottozona Taburno Fiano 2014.
Le speranze, come detto, sono alte. Anche in considerazione dell'attenzione che vanno suscitando in questi ultimi tempi i vini ottenuti da vitigni storici sanniti, in particolar modo dal vitigno falanghina.
Guida L'Espresso e Slow Wine
Nel corso di queste settimane è programmata anche la fase dedicata alle degustazioni finali della "Guida ai Vini d'Italia" edita da "L'espresso" e che ha visto impegnati in terra telesina (le degustazioni si sono svolte nella cornice del resort Aquapetra) per le valutazioni sannite i noti degustatori Giampaolo Gravina e Paolo De Cristofaro. Così come si guarda con particolare entusiasmo anche a Bra, in terra piemontese, dove invece si svolgono le degustazioni finali per la guida "Slow Wine", edita da "Slow Food" e curata in Campania dal giornalista de "Il Mattino", Luciano Pignataro, le cui degustazioni sannite - per la prima volta - si sono svolte presso la sede istituzionale del Consorzio Tutela Vini del Sannio.
L'Associazione Italiana Sommelier
Ed è ovvio che si guarda anche alle importanti pubblicazioni a cui in queste settimane stanno dando il proprio contributo tantissimi sommelier e degustatori: la guida "Vitae", curata dall'Associazione Italiana Sommelier; la storica "Bibenda", a cui lavora, invece, la Federazione Italiana Sommelier e la storia guida "Vini d'Italia" del Gambero Rosso. Senza dimenticare un altro lavoro editoriale che ha sempre rivolto grande attenzione alla terra sannita, vale a dire "La guida Oro - I vini di Veronelli".