Un virus sopravvalutato. Principalmentein Italia. Lo Zika non fa paura e bastano poche e semplici precauzioni, soprattutto per le donne gravide, per renderlo innocuo.

Nei giorni scorsi ci ha pensato l'Osservatorio epidemiologico pugliesea tranquillizzare i cittadini, diffondendo una nota con la quale si assicurava una attenzione alta sul fenomeno e, al contempo, veniva sgombrato il campo da possibili allarmi e allarmismi. Lo aveva fatto in precedenza l'Istituto Superiore di Sanità, ricordando che non c'è nessun allarme in Europa, ma che si terranno gli occhi aperti.

Lo specialista

A Blasting News, l'infettivologo Vincenzo Guadagnino, ha spiegato quali sono i reali rischi per la salute umana e qual è lo stato del virus in questa fase.

In questo momento è un po' sopravvalutato – esordisce il dottore Guadagnino - . Zika era già conosciuto, c'era stata una epidemia in America latina nel 2014, nulla di particolare, con una sintomatologia simile a quella influenzale. Nel 2015, in Brasile in particolare, hanno cominciato a notare un collegamento tra l'aumento di microcefalia tra neonati e questa infezione viralecosì come per la sindrome di Guillan-Barré che è una patologia neurologica”.

Il tutto, precisa lo specialista, è limitato alla donna in gravidanza: “La pericolosità riguarda soprattutto la donna gravida, perché negli altri soggetti si comporta come una banale infezione, non c'è nemmeno terapia specifica se non quella sintomatica.

In gravidanza, invece, il virus può essere trasmesso al feto dalla madre”.

Come si trasmette

Le modalità di trasmissione del virus? “Le stesse che provocano anche la febbre gialla – risponde Guadagnino -, il vettore zanzara, poi come detto, il virus può essere trasmesso nella donna gravida dalla madre al feto e altra modalità è attraverso i rapporti sessuali”.

Ancora l'Istituto Superiore di Sanità avrebbe individuato nella zanzara Aedes aegipty, un vettore di trasmissione, mentre sarebbe ancora da accertare l'ipotesi che anche la Aedes Albopictus, la zanzara tigre, presente anche in Italia, possa veicolare il virus.

In questa fase, a tutt'oggi – prosegue l'infettivologo – il virus è localizzato in un'area ristretta al Brasile e all'America Latina, dove sono in corso studi approfonditi per verificare il collegamento diretto tra Zika, microcefalia e sindrome di Guillan-Barré. In Italia, comunque, non è una novità. Nel 2015 qui abbiamo avuto 4 casi, curati poi allo Spallanzani di Roma, di persone che provenivano dal Brasile. Ovviamente, non trattandosi di donne gravide non hanno avuto nessun problema dopo le cure, nessuna conseguenza”.

Le Precauzioni

Le raccomandazioni? “Quelle più comuni, che sentiamo di frequente anche in questi giorni – spiega Vincenzo Guadagnino -, sono le stesse raccomandazioni che bisogna seguire per evitare la malaria, quindi per le donne in gravidanza evitare di andare in questi Paesi e utilizzare tutte le precauzioni per tenere comunque lontane le zanzare, creme e altri liquidi repellenti per non farsi pungere, si tratta di consigli elementari e che – conclude l'infettivologo – devono considerarsi precauzioni, lontane da inutili allarmismi”.