5 maggio 2016: è finalmente giunto il giorno tanto atteso della “open beta” di Overwatch, ultimo titolo di casa Blizzard, il cui termine è stato posticipato di un giorno per via dell’afflusso di utenti collegati sui server Blizzard (si potrà giocare fino al 10 maggio, anziché il 9). In quest’articolo avrò cura di valutare gli aspetti tecnici più significativi del gioco e, al termine, attribuirò un giudizio espresso in “stelle” (da 1 a 5).

Cos'è Overwatch?

Overwatch è uno sparatutto a squadre molto dinamico nel quale si ha la possibilità di impersonare 21 personaggi con diverse abilità, ognuna divisa in quattro classi: attacco, difesa, tank e supporto.

Dopo aver scelto la classe si viene catapultati in partite da 6vs6 in due modalità di gioco scelte casualmente: trasporto o conquista. Nel primo caso bisogna scortare un veicolo da un punto “A” a un punto “B” restando il più possibile vicino ad esso in modo da farlo avanzare indenne fino alla base nemica. Nel secondo caso, bisogna conquistare due aree (la seconda si sbloccherà al raggiungimento della prima conquistata) e mantenere la posizione il più a lungo possibile disputando l’incontro al “meglio di tre”.

La strategia in questo gioco è tutto. La collaborazione all’interno del team è fondamentale; creare una strategia di gioco in solitaria porterà inesorabilmente l’intera squadra alla sconfitta.

La scelta del personaggio può avvenire ad ogni “respawn”; è, però, fondamentale non avere più di due personaggi uguali all’interno dello stesso team (tranne in rare occasioni) perché si andrebbe a sbilanciare l’equilibrio del team. Munizioni infinite e medi-kit risicati rendono il gioco frenetico e parecchio adrenalinico. L’assenza di una mappa a schermo può rendere il gioco dispersivo e poco intuitivo nei primi momenti, ma i tuoi alleati saranno sempre visibili anche dietro gli elementi della mappa.

L'aspetto tecnico

L’aspetto tecnico del gioco è davvero lodevole; gli asset di gioco, molto colorati e in stile “cartoonesco”, sono fortemente ispirati creando una verticalità nelle mappe, quasi sempre azzeccata. La distruttibilità della mappa non è prevista, tranne per certi piccoli elementi come casse o bombole di ossigeno.

I personaggi sono molto dettagliati e ben caratterizzati per il ruolo a cui prendono parte risultando per certi versi anche divertenti ma non stereotipati. Un altro plauso va al comparto sonoro, completamente doppiato in italiano, il quale presenta una sonorizzazione del gioco davvero immersiva e ben caratterizzata per ogni mappa del gioco.

Il gioco presenta una formula competitiva che ha attirato molti giocatori sui server Blizzard sia per la fiducia riposta in quest’ultimo, sia per semplice curiosità. La qualità del contenuto e il divertimento che essa ha risvegliato nel pubblico, non ha eguali e nulla da invidiare alla concorrenza, ma l’assenza di una maggiore varietà nelle modalità di gioco (al momento sono solo tre) a lungo andare si fa ben presto sentire.

Sono sicuro che il prodotto verrà a lungo supportato dalla casa madre con contenuti sempre più vari e originali (quali skin e mappe) che andranno a mantenere il gioco sempre fresco e mai morboso. Non ci resta che attendere la data di uscita prevista per il 24 maggio su Pc, Xbox e PS4 e vedere la strategia che adotterà Blizzard nei confronti dell’utenza.