Sta spopolando nelle ultime ore e si tratta di una nuova sfida. Si chiama Broomstick Challenge e consiste nel mantenere in piedi una semplice scopa senza l'aiuto di supporti esterni. In questi giorni segnati dall'emergenza coronavirus la "sfida" si sta diffondendo anche in Italia ed è ormai un'inarrestabile realtà sui social, con prevalenza su Facebook, e sta coinvolgendo tutti, dai più ai meno giovani, che stanno postando proprio in queste ore foto della propria ramazza in equilibrio.

Si tratta tuttavia di una bufala che inizialmente sembrava fosse partita dalla Nasa e che è arrivata da noi con circa due settimane di ritardo rispetto agli Usa, coinvolgendo anche professori e ragazzi in varie scuole.

Le origini e le motivazioni

Circa due settimane fa, precisamente il 10 febbraio, in America ha preso il via questa nuova challenge "del manico di scopa". Come anticipato poc'anzi, iniziarono a circolare diverse voci secondo cui la Nasa avrebbe dichiarato che le scope di tutto il mondo sarebbero rimaste in equilibrio da sole, trattandosi di un evento unico perché fattibile una volta ogni 3500 anni.

Questo, sempre secondo le dicerie, sarebbe stato possibile grazie alla forza gravitazionale e all'allineamento terrestre, favorevoli solamente per quelle determinate ore. Nonostante fosse piuttosto chiaro si trattasse di una bufala, sul web non si sono certo risparmiati. Così la Nasa, tirata in causa dalla ciarla, si è trovata costretta ad intervenire smentendo le voci realizzando un video esplicativo pubblicato tempestivamente su Twitter, ribadendo con fermezza che si tratta solo ed esclusivamente di fisica (dunque semplice equilibrio causato dalle setole della scopa che fungono da treppiede) e quindi una cosa fattibile in qualsiasi giorno dell'anno.

La diffusione in Italia

Ma come è arrivata anche da noi questa curiosa challenge, e soprattutto con quale pretesto?

Diffusissima sui social nelle ultime ore, sembra che la motivazione per la quale sia arrivata con due settimane di ritardo risieda nel fatto che il famoso allineamento si verifichi qui in Italia solamente nelle giornate del 26 e 27 febbraio. Anche nel Bel Paese quindi la challenge è diventata virale, con numerose condivisioni sui social e diversi passaparola prevalentemente nelle scuole e tra i ragazzi, ma che non risparmia neanche i professori incuriositi da questo singolare esperimento. E mentre tutti si sbizzarriscono con i loro post sulle più svariate piattaforme come Facebook, Instagram e TikToK, c'è anche chi si lamenta dell'assurdità della situazione inneggiando al complotto e chi fa qualche osservazione più importante perché appunto, anche se per un breve lasso di tempo, ci si è distratti con qualcosa che non riguardi il coronavirus e il suo crescente contagio.