Il Coronavirus ha contagiato un calciatore professionistico italiano di 22 anni. A darne la notizia per primo è il quotidiano 'La Nazione'. Il fatto è avvenuto in Toscana e il calciatore (di cui al momento non si conoscono le generalità) accusava da diversi giorni sintomi come febbre e malessere. Per questo la scorsa domenica non ha giocato insieme ai compagni. Il club in questione è la Pianese, che milita nel Girone A della Serie C. Il caso deve essere ancora accertato dall'Istituto Superiore della Sanità.

Le condizioni di salute del giocatore sono buone

La scorsa domenica 23 febbraio il calciatore non ha partecipato al match che la sua squadra ha svolto contro la Juventus Under 23. Il match si è svolto in Piemonte e il ragazzo poi risultato positivo non è sceso in campo con i compagni perché accusava febbre e malessere. A ricostruire quelle ore è la Gazzetta dello Sport: secondo il quotidiano sportivo il ragazzo è rimasto comunque a pranzo con i compagni di squadra. La settimana prima, nel giorno di riposo, il giovane si è recato in Emilia Romagna a visitare i suoi genitori. Nei giorni successivi, al manifestarsi dei primi sintomi, ha deciso di mettersi in quarantena volontaria. I medici hanno così optato per sottoporlo al test e il risultato del tampone è arrivato nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio.

All'alba una ambulanza speciale lo ha prelevato dalla sua abitazione di Abbadia San Salvatore ed è stato portato all'ospedale Scotte di Siena, dove si trova ricoverato nel reparto malattie infettive. Le sue condizioni sono state definite buone. I sintomi sarebbero passati nel giro di qualche giorno e ora non manifesterebbe più alcuna variazione febbrile.

La squadra per precauzione non si allenerà

Nonostante si attendano le risposte ufficiali da parte dell'ISS, la squadra della Pianese per precauzione non svolgerà alcun allenamento nella giornata di oggi. A confermare il caso è anche la Regione Toscana, la quale specifica però che deve essere ancora accertato dall'Istituto. Nel caso in cui esso dovesse ufficializzare il caso, sarà necessario comprendere se il contagio del ragazzo sia da annoverare al focolaio presente in Lombardia o in Veneto.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha intanto fatto sapere che vi è in corso un lavoro da parte dell'ISS per verificare se i due focolai presenti in Italia possano essere entrati in contatto: "L'Istituto Superiore della Sanità sta verificando la connessione tra i due focolai di coronavirus presenti in Italia (quelli del lodigiano e del Veneto, ndr). Lo studio è ancora in corso, ma vi sono ipotesi secondo le quali i due focolai possano essere entrati in contatto".