Il direttore dei canali tv De Agostini Massimo Bruno motiva così la scelta del - quantomeno - originale tema alla base del docu-reality: all'estero esistono già programmi di questo tipo mentre in Italia la morte è un argomento quasi tabù.
"Abbiamo fatto casting in tutta Italia ma solo nel napoletano abbiamo trovato lo spirito giusto. L'abbiamo capito quando abbiamo visto un bambino che anziché giocare con le macchinine giocava con un carro funebre" afferma Bruino. Come in tutti i più famosi docu-reality - uno dei più famosi ricordiamo essere il Boss delle torte, e chissà se le telecamere seguivano Buddy Valastro anche quando è stato arrestato - alla base c'è una famiglia, quella dei Dell'Anno. La famiglia - la cui azienda è a San Giovanni a Teduccio - già da cinque generazioni gestisce questa agenzia funebre: il signor Umberto è aiutato dai figli Mirco, Massimo e Francesco con cui collaborano 5 schiattamuorti fidati ognuno con un nomignolo che ricorda la smorfia: troviamo infatti O' Caposquadra, O' Jolly, O' bello, O' Marocchino, O' Sciupafemmine. I soprannomi fanno facilmente immaginare le caratteristiche di ognuno di loro, in particolare lo sciupafemmine che a quanto pare si scambia il numero di telefono con le donne - vicine di casa o semplici conoscenti - che partecipano alle cerimonie funebri.
