Michele Buoninconti è colpevole per la morte di Elena Ceste? E' questa la domanda che si pongono gli inquirenti dopo più di un mese dal ritrovamento di quel che resta del povero corpo della mamma di Costigliole d'Asti. E tutto sembra ancora una volta confermare la tesi: sì, solo Michele può aver fatto del male ad Elena Ceste o, quanto meno, solo lui potrebbe averne occultato il cadavere.

Sono infatti davvero troppe le contraddizioni del vigile del fuoco riguardo la descrizione dei fatti della mattina del 24 gennaio, giorno in cui Elena è scomparsa per sempre venendo ritrovata solo 9 mesi dopo. Se n'è occupata a tal proposito la puntata di Quarto Grado in onda ieri sera su Rete 4.

Sviluppi sul caso di Elena Ceste del 30/11: perché Michele Buoninconti ha mentito sul telefono cellulare?

La puntata di Quarto Grado di ieri sera si è occupata ancora una volta del caso di Elena Ceste, ponendo questa volta l'attenzione sul cellulare della donna, lasciato in casa quella mattina tragica mattina.

Nelle interviste rilasciate nei giorni successivi, Michele Buoninconti ha affermato di aver presto il telefono di Elena e con esso di essersi recato a cercarla. Risulterebbero, a tal proposito proprio delle chiamate dell'uomo verso il numero della moglie nella fascia oraria sulla quale indagano gli inquirenti.

Eppure dall'analisi delle celle telefoniche, appare che il telefono non sia mai stato spostato, forse proprio perché l'apparecchio non lasci le tracce dei movimenti del vigile del fuoco di Costigliole d'Asti. Perché dunque mentire? Perché questa ennesima contraddizione? Si tratta solo della confusione mentale di un uomo disperato o dietro c'è qualcos'altro?

Sviluppi sul caso di Elena Ceste: Michele si contraddice anche sugli sms ricevuti dalla moglie

Ma le contraddizioni di Michele Buoninconti sul cellulare di Elena Ceste non si fermano qui.

Sembra infatti che ci siano molti dubbi anche sul racconto degli sms ricevuti dalla donna dai suoi amici ed in particolare da parte di colui che viene definito l'uomo della Golf. Michele, sempre nelle interviste rilasciate a Quarto Grado nei giorni successivi alla scomparsa, ha dichiarato che Elena gli ha fatto leggere i messaggi ricevuti da parte di queste persone che le avevano sconvolto la vita. L'analisi del telefono cellulare ha tuttavia evidenziato solamente qualche sms con scritte "ti voglio bene" o simili che non necessariamente lasciano intendere ad una relazione clandestina. Dunque lui ha davvero letto qualcosa di esplicito o sarebbero mosse orchestrate per costruirsi un alibi?

E' inutile negare quanto le sue contraddizioni mettano sempre più a rischio la sua credibilità.