Nina Moric torna a far parlare di sè. In queste ore si sta spargendo la voce che lei e il suo compagno, l'imprenditore Luigi Mario Favoloso, sarebbero stati scartati all'ultimo momento per far parte del cast del "Grande Fratello Vip". Vero o falso? A sentire Favoloso, compagno della modella croata, i fatti sarebbero andati nella maniera opposta.
Rifiutata o rifiutato?
Nina Moric e il suo compagno, l'imprenditore campano Luigi Mario Favoloso, sarebbero stati esclusi all'ultimo momento dal cast del "Grande Fratello Vip". E' questa la notizia che circola nelle ultime ore sul reality di Mediaset.
Si parla di una Moric furente per il "grande rifiuto". Favoloso, però, ha dato una versione diametralmente opposta. L'imprenditore ha contattato il giornale online "fanpage", fonte della notizia, per smentire seccamente quella che sarebbe una diceria. In realtà, avrebbe spiegato il campano, è stata Nina a rifiutarsi di entrare nella "casa". Lo avrebbe fatto perchè, a quarant'anni, non se la sentiva di fare un altro reality. Inoltre, non voleva che Favoloso, fosse ammaliato dal mondo televisivo. A detta di Luigi Mario, dopo la burrascosa relazione con Corona, la modella croata non vuole un altro compagno che stia sotto i riflettori televisivi.
Il vero "no"
Nina Moric e il suo compagno, l'imprenditore campano Luigi Mario Favoloso, non sarebbero stati respinti dalla produzione del "Grande Fratello Vip".
In realtà, sarebbe stata la modella croata a opporre un secco "no" per motivi personali. A rivelarlo è stato lo stesso Favoloso al giornale online "fanpage". Il rifiuto della produzione ci sarebbe, invece stato per un'altra richiesta della Moric, ovvero quella di avere un ruolo da opinionista all'interno del reality.La produzione si è vista costretta a declinare la controproposta perchè, quest'anno è previsto un unico opinionista all'interno del reality, Alfonso Signorini.Nina Moric, se si eccettua qualche comparsata, manca dagli schermi televisivi italiani dal 2012, quando ricoprì il ruolo di opinionista de "L'Isola dei Famosi".
