Una spiacevolissima notizia questa mattina ha colto di sorpresa tutti gli appassionati di televisione che da anni si aggiornavano ogni giorno leggendo il sito web tvblog.it, considerato una delle fonti maggiormente autorevoli e attendibili del panorama televisivo italiano. Poche ore fa i blogger che da anni ormai lavoravano a TVblog ma anche agli altri siti del portale Blogo, hanno annunciato la chiusura definitiva della piattaforma.

L'annuncio della chiusura shock di TvBlog

Una notizia a dir poco shock che ha ovviamente lasciato senza parole in primis i tantissimi blogger che collaboravano con Blogo, i quali questa mattina, senza alcun tipo di preavviso, hanno avuto modo di vedere che i loro accessi alla piattaforma erano stati disabilitati.

Poco dopo abbiamo visto che diversi blogger di TvBlog, tra cui Giulio Pasqui e Diego Odello, hanno annunciato che la società ha presentato un'istanza di fallimento. Da oggi il sito, così come tutti gli altri del mondo Blogo, tra cui GossipBlog, SoundsBlog, Cineblog non vengono aggiornati e nel pomeriggio sono cominciati ad essere inaccessibili da parte degli utenti, i quali in un primo momento credevano che si trattasse di un semplice problema tecnico, senza sapere che in realtà la verità è un'altra e ben più sconvolgente.

Un colpo di scena che lascia senza parole quelli che come me sono cresciuti a 'pane, televisione, Tv Sorrisi e Canzoni e TvBlog'. Ogni mattina, infatti, il sito dedicato alla televisione di Blogo era un punto di riferimento per scoprire il verdetto degli ascolti ma anche per le tante anteprima che venivano riportate di giorno in giorno sul sito.

L'annuncio sui social dei blogger di TvBlog

Un brutto regalo di Natale anche per i tantissimi blogger che lavoravano a Blogo e che dall'oggi al domani si sono ritrovati senza un lavoro e in cerca di una nuova occupazione. Immediata la reazione del mondo social che in queste ore si è stretta intorno al gruppo di lavoro di Tvblog e dei tanti altri siti che sono stati chiusi questa mattina.

In moltissimi hanno chiesto loro di andare avanti e di cercare nuove strade per continuare a parlare di televisione. la cosa più vergognosa di questa storia rimane la mancanza di preavviso da parte dell'editore, che a quanto pare solo poche settimane fa aveva assicurato i vari dipendenti, dicendo che non c'erano 'crisi o stalli aziendali per i quali bisognava sospendere la produzione di articoli o bloccare le attività editoriali'.