Il caso di Olindo Romano e Rosa Bazzi è tornato di attualità dopo 3 servizi delle Iene che hanno evidenziato diversi aspetti della vicenda processuale che fanno presumere che la coppia di Erba possa essere innocente. Dopo 12 anni, Romano, condannato all'ergastolo, ha rilasciato una lunga intervista. Ovviamente le domande della 'iena' Antonino Monteleone hanno ruotato al caso di Cronaca Nera, ovvero all'uccisione di Raffaella Castagna, del figlioletto Youssef Marzouk, di Paola Galli (madre di Raffaella) e di Valeria Cherubini (vicina di casa).

Secondo l'accusa il movente dell'efferato pluriomicidio è banale: il frastuono dei vicini di casa. Un caso, quello di Olindo e Rosa, che ha suscitato indignazione e recentemente ha fornito lo spunto per analizzare, o meglio scoprire, la vita dei 'condannati celebri' dietro le sbarre.

Gli autori della strage di Erba

Olindo Romano e Rosa Bazzi, come molti altri detenuti, non usciranno mai dal carcere: sono stati condannati all'ergastolo. Olindo e Rosa sono balzati all'onore delle cronache come gli autori della strage di Erba. I giudici li hanno reputati responsabili del pluriomicidio e per questo li hanno condannati al carcere a vita.

Qualcosa, però, potrebbe cambiare. Un dubbio sulla loro colpevolezza infatti è stato sollevato, recentemente, proprio dal padre di Youssef Marzouk, Azouz Marzouk. Le Iene, recentemente, hanno fornito una ricostruzione differente da quella presente nelle sentenze, ricostruzione che potrebbe scagionare Olindo e Rosa. Marco Frigerio, unica persona scampata alla strage, avrebbe inizialmente definito l'autore del pluriomicidio come una persona con la pelle olivastra. Solo successivamente ha puntato l'indice verso la coppia di Erba.

Le Iene hanno dimostrato, mediante il servizio andato recentemente in onda, che Olindo Romano ha confessato il misfatto solo per ottenere la libertà della moglie e benefici di pena.

Eppure, secondo la magistratura, la coppia uccise Raffaella, il figlio, Paola e Valeria con una spranga e un coltello. La Costituzione italiana assicura a persone come Olindo e Rosa, ovvero ai condannati all'ergastolo, la possibilità di intraprendere un iter riabilitativo. Rosa Bazzi oggi si trova nel penitenziario di Bollate (Milano) e lavora nella sartoria ubicata nel carcere. Romano, invece, è detenuto nel carcere di Opera (Milano), dove svolge anche attività di giardinaggio e cura dell'orto.

La vita attiva dei 'condannati celebri'

Una vita attiva, insomma, quella dei 'condannati celebri' dietro le sbarre. Operose come la coppia di Erba anche Cosima Serrano e Sabrina Misseri (madre e figlia), condannate all'ergastolo per l'omicidio della giovane Sarah Scazzi.

Sia Cosima che Sabrina, tramite un laboratorio artistico, creano oggetti per conto dell'associazione di volontariato del carcere. Attivo anche Alberto Stasi, condannato a 16 anni di reclusione per l'uccisione della fidanzata Chiara Poggi: lavora in un call center e partecipa a un progetto di riabilitazione dei detenuti. Condannati celebri e sentenze famose, sentenze di cui si parla ancora oggi. Grazie alle Iene il caso di Olindo e Rosa è tornato di attualità. Un caso difficile, pieno di zone grigie. Intanto, davanti alla iene Monteleone, Romano ha ribadito la sua versione, giurando sulla cosa più cara che ha, ovvero la moglie: "Non siamo stati noi".