All'Eurovision Song Contest 2019 l'Italia, rappresentata da Mahmood, sfiora la vittoria piazzandosi al secondo posto. La città di Tel Aviv, che ha ospitato questa edizione del festival, ha visto trionfare l'Olanda di Duncan Laurence con il suo pezzo Arcade. Solo 27 punti hanno separato, nella classifica finale, il nostro Bel Paese dall'Olanda (492 punti per Laurence contro i 465 per Mahmood), ma la sfida è stata al cardiopalma fino all'ultimo e ha visto per gran parte della gara un testa a testa con la Russia e la Macedonia del Nord (quest'ultima trionfatrice nella classica parziale data dai voti delle giurie e penalizzata nel punteggio finale dal televoto).
Mahmood ha portato sul palco di Tel Aviv Soldi, il pezzo che l'ha visto trionfare durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo.
La performance di Madonna: contestazioni da parte dell'Unione Europea di Radiodiffusione
A caratterizzare la serata è stata anche l'esibizione dell'ospite d'eccezione: Madonna. La regina del pop è salita sul palco intonando uno dei suoi più grandi successi, Like a prayer, di cui quest'anno ricorre il trentesimo anniversario dall'uscita. Non solo uno sguardo sul passato, ma anche verso il "futuro", infatti la cantante ha presentato Future, nuovo singolo contenuto nel suo prossimo album intitolato Madame X, in uscita a giugno.
Proprio quest'ultima esibizione ha fatto tanto discutere, perché a fine performance due ballerini hanno esposto, distintamente e abbracciandosi, la bandiera palestinese e israeliana. Il gesto è stato contestato dall'EBU (lUnione Europea di Radiodiffusione), perché, secondo il loro parere, quella parte dell'esibizione non era attinente allo show musicale e soprattutto non è stata presente durante le prove.
Contestazioni a parte, la popstar ha fatto tanto parlare di sé anche per il suo look sempre eccentrico e memorabile, fatto da un outfit letteralmente metallico che è stato disegnato esclusivamente per lei dallo stilista francese Jean-Paul Gaultier.
I Paesi che hanno lasciato 'il segno'
Oltre a Mahmood, tanti altri Paesi hanno lasciato il segno in questo edizione dell'Eurovision Song Contest, a iniziare da Sergej Lazarev, il rappresentante della Russia, che ha portato sul palco il suo pezzo dal titolo Scream.
Forte della sua produzione musicale, soprattutto elettronica, anche la Svezia ha lasciato tutti di stucco con il suo talento John Lundvik. Il ragazzo, che si è esibito con il pezzo dal titolo Too late for love, è molto apprezzato nel suo Paese e nel 2010 ha iniziato la sua carriera scrivendo il motivo per il matrimonio reale tra Vittoria di Svezia e Daniel Westling.
Questa edizione, però, verrà soprattutto ricordata per gli Hatari, band che ha rappresentato l'Islanda con il suo pezzo Hatrið mun sigra; forse la performance più appariscente, dove fuoco e catene hanno fatto da cornice, ma il gruppo è stato fischiato durante la fase del voto, perché inquadrato ha mostrato la sciarpa della Palestina. Nonostante tutto un altro capitolo dell'Eurovision Song Contest è stato archiviato e ora spetterà all'Olanda organizzare l'edizione del 2020.