Danilo Arena è un attore di origine siciliana che sta conquistando il pubblico del mondo della tv grazie alla sua partecipazione alla serie "Il Cacciatore 3", che va in onda ogni mercoledì sera su Rai 2, dove interpreta il ruolo di Davide, un ragazzo che vuole entrare nel mondo della criminalità organizzata, con il desiderio di far vedere di esserne capace. Dopo un lungo lavoro meticoloso Danilo Arena - che già in passato ha preso parte a due fiction di successo della Rai - si è dichiarato entusiasta e orgoglioso di essere entrato a far parte del cast di questa serie.
L'abbiamo raggiunto telefonicamente e in questa lunga chiacchierata in esclusiva per Blasting News si è lasciato andare con alcuni dettagli sulla sua vita privata e la sua carriera.
La vita e la carriera di Danilo Arena
Lei è un giovanissimo ragazzo di ventisette anni, che con grande passione si sta ritagliando un grande spazio nel mondo del cinema e della tv. Come sta vivendo la sua popolarità ? Quando e come ha capito di voler intraprendere questa carriera?
Non mi sto ritagliando nulla, nel senso che mi sto prendendo ciò che merito e ciò che il mio cuore desidera. Sto vivendo questo successo molto bene, ma allo stesso tempo anche male perché non desidero di diventare famoso, ma al contrario vorrei essere apprezzato dal pubblico per quello che sono.
Insomma, vorrei che mi volessero bene e spero con tutto me stesso di riuscirci. Grazie ai miei genitori ho capito di voler intraprendere questa carriera perché quando ero piccolo mi divertivo a fare le imitazioni di tutte le persone che incontravo. Per questo motivo spesso mi veniva detto che non avevo personalità. In quei momenti ho compreso di avere molte identità e di essere, di conseguenza, un attore.
Lei è un artista poliedrico. Una delle sue più grandi passioni è sicuramente la musica. Fin da piccolo si è avvicinato a questo mondo perché cantava con suo padre al piano bar le canzoni di diversi cantautori italiani. A giugno 2021 è uscito il suo primo singolo che si intitola "Cruciverba e caffè", che lei stesso ha composto e interpretato. Ci può raccontare come è andata e cosa l'ha ispirata?
Si esatto, mi sono approcciato al mondo musicale fin da bambino grazie a mio padre che mi ha insegnato l'importanza e la bellezza della vera musica.
Per me è fondamentale perché mi fa arrivare una grande positività ed energia. Durante il primo lockdown ho rispolverato questa mia grande passione e in questa occasione sono nati i miei primi 23 brani che sono in preparazione. In queste canzoni il tema fondamentale è l'amore. La musica mi fa essere Danilo, mentre poi in realtà nella mia vita di tutti i giorni sento la necessità di essere qualcun'altro per essere me stesso. Per questo motivo, sentendo sempre il bisogno di avere un personaggio, sono e sarò sempre un attore.
Nel 2017 ha esordito in Rai in due fiction di grande successo come "Che Dio Ci Aiuti 4" e "Prima che la notte". Cosa ricorda di queste produzioni?
Vero, ho esordito nella fiction "Che Dio Ci Aiuti 4".
Mi ricordo che quando mi chiamarono raccontai una piccola bugia alla produzione pur di andare, per amore di questo lavoro, a girare una scena all'interno della fiction. Raccontai di vivere a Roma e di avere una casa lì, ma in verità mi pagai io il biglietto aereo e il b&b. Non avrei mai potuto rinunciare a questo progetto perché dentro di me ero entusiasta di essere entrato all'interno di un progetto della Rai. Nella mia vita ho sempre dato valore alle piccole cose che successivamente ho trasformato in cose più grandi. Grazie a questi cambiamenti oggi ho quello che ho. Per me tutto ciò è tantissimo e ne sono grato, perché ho sempre dato a tutto un grandissimo valore.
Ha girato diversi corti come "L'oro di famiglia" e "Il vestito", grazie ai quali ha vinto in diversi festival internazionali il premio come Miglior attore protagonista. Si aspettava questa gratificazione?
Innanzitutto vorrei ringraziare Emanuele Pisano per avermi dato la possibilità di girare nel "L'oro di famiglia" e Maurizio Ravallese per avermi chiamato per "Il Vestito." Non è che mi aspettassi questa gratificazione, ma ho lavorato sodo per arrivare ad avere questi premi.
La mia carriera si muove sempre su una direzione ben precisa. Questi corti per me sono stati fondamentali perché mi hanno permesso di far vedere l'attore che sono e che ho sempre desiderato essere.
'Il Cacciatore 3': l'esordio di Danilo Arena nelle vesti di Davide
Attualmente il pubblico la segue nella terza e ultima stagione de "Il Cacciatore", che va in onda ogni mercoledì su Rai 2. Quando le hanno riferito di essere entrato a far parte del cast, quali sono state le emozioni che ha provato?
Sono veramente orgoglioso, onorato e felice di far parte del cast de "Il Cacciatore 3". Quando seppi che ero stato preso per la parte di Davide mi trovavo in Albania, me lo comunicarono tramite una nota audio su WhatsApp.
Appena la sentii scoppiai a piangere per la gioia e a quel punto per ricordarmi di quel momento decisi di scattarmi un selfie, che conservo ancora oggi sul mio cellulare. Subito dopo mandai quella foto a mia madre e le dissi di essere diventato uno dei nuovi protagonisti della nuova stagione de "Il Cacciatore 3". Sul set, successivamente, mi hanno festeggiato e il loro lungo applauso mi ha dato la forza di iniziare questa bellissima avventura.
Nella serie impersona Davide, un giovane contento di far parte del mondo criminale e che non vede l'ora di far vedere di esserne all'altezza. Come si è preparato per affrontare questo ruolo? Ci sono alcune affinità caratteriali tra lei e il suo personaggio?
Davide è molto contento di essere entrato a far parte del mondo della criminalità organizzata, ma in verità lui è un ragazzo innocente.
Ha il cuore al punto giusto ed ha sempre il sorriso stampato in volto. Non conosce esattamente la situazione pericolosa nella quale si è cacciato e non sa quale possa essere il suo "futuro". Per quanto riguarda le affinità con Davide, beh forse c'è stato un momento personale della mia vita nella quale io e il mio personaggio abbiamo condiviso qualcosa. Entrambi infatti volevamo, e vogliamo ancora, dimostrare di essere all'altezza del nostro lavoro. Non so se ci possano essere altre caratteristiche in comune. Come si è visto nella puntata di mercoledì scorso, il mio personaggio avrà un'evoluzione. Io nel "Cacciatore 3" sono Davide, non sono Danilo Arena.
Davide è il nuovo adepto del Boss Pietro Aglieri, che per lui non è solo una guida, ma è come se fosse un padre. Per questo motivo il ragazzo è pronto a tutto pur di guadagnarsi la sua fiducia. Cosa ci può svelare in merito al loro rapporto?
Per Davide, Pietro non è solo un punto di riferimento, ma è come un padre.
Di conseguenza, però, ci tengo a sottolineare un dettaglio che sia io che il mio collega Gaetano Bruno abbiamo vissuto, ovvero che anche per Pietro Aglieri il giovane Davide è come se fosse un figlio. Per questo motivo Davide farebbe di tutto per salvare la vita a Pietro (anche se non ne avrebbe bisogno) e la cosa sarebbe reciproca. Tra di loro c'è un rapporto speciale, si completano e si vogliono molto bene. Davide, come si è visto nell'episodio quattro, è riuscito a conquistarsi e a guadagnarsi la fiducia di Pietro, che per questo motivo l'ha scelto come suo vice.
Sul set de "Il Cacciatore 3" ha riscontrato alcune difficoltà nel registrare alcune scene per via della tematica? Ci può raccontare qualche aneddoto legato al set?
No, non ho riscontrato alcuna difficoltà.
L'unica cosa forse, essendo stato un lavoro molto lungo, con il tempo ho iniziato a percepire un pochino di stanchezza, che però mi ha permesso di applicarmi meglio. Infatti ho notato che più ero stanco, più mi sentivo pronto nel chiudere una scena. Insomma più ero esausto, più mi sentivo Davide. È stato molto bello lavorare all'interno di questo set e ne approfitto per ringraziare i registi, perché mi hanno dedicato grande spazio e un forte ascolto. Volete sapere un aneddoto? Beh, uno molto particolare è stato quello che il pubblico ha già potuto ammirare nell'episodio quattro e cioè quando ho dovuto registrare la scena action nella quale sono aggrappato sul cofano della macchina in corsa. Vi anticipo che non sono state usate controfigure.
Mi ricordo che quando lessi la scena stavo tornando a Roma per chiudere la registrazione e che in quel momento, visto che a me piace poter fare tutto ciò che ritengo di poter registrare, chiamai subito il regista Fabio Paladini per chiedergli di non inserire controfigure. Sia io che lui avevamo avuto la stessa identica idea, infatti mi rispose dicendomi che non aveva pensato a nessun altro oltre che a me. La stessa opportunità mi è stata data da Davide Marengo quando abbiamo registrato un'altra scena d'azione, quando mi fece salire sul tetto di una macchina per poi successivamente scavalcare il balcone per andare a trovare Sonia, la ragazza che Davide ama.
Il più grande sogno di Arena? Vincere il David Di Donatello
Cosa si aspetta dal suo futuro? Qual è il suo grande sogno?
Io aspetto il mio futuro, ma se mai l'attesa dovesse essere più lunga sicuramente mi impegnerò per cercare e trovare le mie nuove opportunità. Il mio sogno? L'ho sempre detto e lo ripeto: vincere il David di Donatello. Lo devo fare per me, per i miei genitori e per tutte le persone semplici che hanno bisogno di grandi emozioni.
Desidera salutare e ringraziare tutti i suoi fans?
Saluto tutte le persone che mi vogliono bene ed è a loro che mando il mio abbraccio più grande, nella speranza di non deluderle. So che in molti mi stanno seguendo ne "Il Cacciatore" e vi ringrazio per il vostro infinito calore e affetto. Non vi deluderò, ve lo prometto.