La puntata del 12 settembre di Un posto al sole si è conclusa con un inquietante incubo di Alberto, in cui l'uomo viene strangolato dal boss Torrente. Il sogno riflette chiaramente le sue paure più profonde, ma presto potrebbe trasformarsi in realtà. Le anticipazioni delle prossime puntate, in onda dal 16 al 20 settembre, rivelano infatti che Torrente tenterà di far eliminare l’avvocato Palladini, facendolo investire da un'automobile. A quel punto, Alberto non potrà fare altro che rivolgersi alle forze dell'ordine.

Niko salva la vita ad Alberto

Nelle prossime puntate Alberto (Maurizio Aiello) si troverà in strada con Niko (Luca Turco), ed entrambi saranno ignari del pericolo che sta per travolgerli.

A un certo punto, Niko si accorgerà che un'auto si sta lanciando verso di loro a tutta velocità. Fortunatamente, però, grazie ai suoi riflessi, riuscirà a salvare Palladini all'ultimo istante.

Quest'ultimo, terrorizzato dallo scampato pericolo, capirà subito che dietro l'incidente c'è la mano del boss Torrente (Loris De Luna) e inizierà a ragionare sul da farsi.

Una scelta difficile

Niko, visibilmente provato dagli ultimi eventi, lancerà un ultimatum ad Alberto: dovrà rivolgersi subito alla polizia o lasciare lo studio. Poggi, infatti, non riuscirà a tollerare l'idea che Palladini, con il suo comportamento, metta in pericolo anche lui e i suoi cari.

Per Alberto, però, la scelta non sarà semplice.

L’uomo sarà terrorizzato all'idea che rivolgersi alle autorità possa portare alla sua incriminazione. Deciderà quindi di evitare le vie ufficiali e si rivolgerà direttamente a Damiano (Luigi Miele), sperando che l'agente possa aiutarlo a uscire dai guai.

Durante la loro conversazione, Renda scoprirà che Alberto ha seguito Clara (Imma Pirone) per scoprire il rifugio segreto di Eduardo (Fiorenzo Madonna).

Alla fine della confessione, Palladini andrà oltre e proporrà un accordo all'agente: protezione e l’assicurazione di non essere incriminato, in cambio del suo aiuto per catturare il boss Torrente.

Parte la caccia al boss Torrente

Non è ancora chiaro se Damiano accetterà l'accordo o se tradirà Alberto informando i suoi superiori.

Una cosa è certa: l'operazione per arrestare Torrente si farà e sarà gestita dai magistrati Lucia Cimmino ed Eugenio Nicotera, mentre il poliziotto Renda coordinerà le azioni sul campo.

Questo scenario richiama subito le immagini mostrate mesi fa da Maurizio Aiello, in cui si vedeva una retata della polizia e un pulmino macchiato di sangue. È probabile che quelle sequenze verranno mostrate presto, ma resta il dubbio su chi sia il soggetto ferito. Al momento, il principale indiziato sembra essere proprio il boss Torrente, ma ad essere ferito o forse addirittura ucciso potrebbe essere anche un altro personaggio.