E' arrivato a nuoto e le ha accoltellate a morte: le vittime sono due donne tedesche, mentre altre quattro sono state ferite gravemente. Le prime dichiarazioni arrivano dalle autorità egiziane, che inizialmente hanno parlato di ragazze ucraine, cambiando poi versione nella mattinata di oggi. Il killer è stato immobilizzato dal personale del resort e chiuso in un carrello per le valigie fino all'arrivo della polizia.

State lontani, non mi interessano gli egiziani

L'attentatore è arrivato a nuoto dal Mar Rosso e ha accoltellato le vittime sdraiate al sole.

Dopo aver scavalcato il muro del Sunny Days El Palacio, si è introdotto nella spiaggia privata e ha attaccato le donne con tre coltellate al petto. Il resort è molto famoso tra i turisti cechi e ucraini, e questo giustifica le prime dichiarazioni della polizia riguardo la nazionalità delle vittime. L'attentatore, prima dell'attacco, avrebbe gridato: "State lontani, non mi interessano gli egiziani. Non siete voi il mio obiettivo". Frasi che fanno pensare immediatamente ad un attentato jihadista.

Non è la prima volta

A Saqqara, sempre ieri sera, sono stati uccisi cinque poliziotti. E non è la prima volta che vengono prima di mira i resort: nel 2015 a Susa vennero uccise 39 persone. Seifeddine Rezgui Yacoubi si travestì da turista, penetrò nella spiaggia e dopo aver socializzato con i turisti estrasse un kalashnikov e aprì il fuoco sulla folla.

Mentre nel 2016 due assalitori colpirono l'hotel Bella Vista, sempre a Hurghada. In quell'occasione furono feriti lievemente tre turisti, mentre oggi l'attentatore ha portato a segno l'attacco.

Turismo in crisi

Durante il regime di Mubarak, l’Egitto era un centro turistico importante, ma dopo lo scoppio della primavera araba nel 2011, il numero di visitatori è calato pesantemente.

La maggiore flessione negativa è avvenuta nel 2013 dopo il colpo di stato guidato dal presidente Abdel al-Fattah al Sisi. E nel 2016, in seguito all'esplosione del Metrojet 9268 con 224 persone a bordo, il numero di turisti che viaggiano in Egitto è sceso da 2,2 milioni a 1,2 milioni. Subito dopo c'è stata una lieve ripresa grazie a una campagna pubblicitaria da 19 milioni dollari, ma oggi l'ombra del terrorismo torna sull'Egitto.

La popolazione è convinta che l’atteggiamento bellico di al Sisi possa solo peggiorare la situazione, trasformando l'Egitto in un bersaglio continuo per i jihadisti. E l'attentato di oggi potrebbe confermare definitivamente questa visione.