Eric Clapton dice addio a concerti e tour. "Credo che quello che mi consentirò sarà di continuare a registrare in studio, ma andare in giro è diventato insopportabile". Questo l'annuncio di Slowhand (mano lenta) alla rivista Uncut che gli dedica la copertina di agosto, postata sul suo sito. La rivista Rolling Stone nella lista dei 100 Greatest Guitarists of All Time ( i migliori chitarristi di tutti i tempi ) lo ha inserito al secondo posto, davanti a lui solo Jimi Hendrix, quindi il migliore chitarrista vivente. Definito da Chuck Berry "l'uomo del blues ", plurivincitore del Grammy Award, è l'unico musicista che vanta tre inserimenti nella Rock'n Roll Hall of Fame.

La sua carriera inizia nelle strade di Londra, l'esordio dal vivo è datato 1965, entra in varie band prima di dare vita, insieme ad altri virtuosi della musica, al gruppo dei Cream che si scioglie all'apice del successo a fine anni sessanta. Il suo primo album da solista data 1970 quello che per il momento è l'ultimo, 2013, in mezzo c'è di tutto: la morte per incidente stradale, del collaboratore e amico Duane Allman, l'inferno della droga, fino al prezzo più alto chiesto dalla vita a Clapton che un padre possa mai pagare, la morte del figlio Conor, di soli 5 anni.

Parlando del suo passato disordinato, Clapton ricorda anche l'amico JJ Cale, l'autore di Cocaine, che ebbe a dire "Quando compirò 70 anni sarò ufficiosamente in pensione". Eric li festeggerà fra 9 mesi.