Una bellissima leggenda è nota nei pressi del famoso Lago di Viverone, in Piemonte. Secondo quest'ultima, il fantasma di una fanciulla si aggirerebbe nei pressi del Lago, senza pace, alla disperata e continua ricerca del suo amore, inghiottito dalle acque insieme al borgo di san martino.

Il borgo

Ogni leggenda ha sempre un fondo di verità, spesso ignorata dai più, altre volte ricercata da quanti si spingono oltre le apparenze.

Il borgo di San Martino è realmente esistito, fondato proprio dall'omonimo uomo di Dio nei pressi di Anzasco.

Dio decise di mettere alla prova gli abitanti del posto, accusati di non essere molto ospitali con i bisognosi.

Decise così di inviare un Angelo con le sembianze di un vecchio mendicante in cerca di carità ed ospitalità. Ovviamente gli abitanti lo scacciarono in malo modo, confermando la loro cattiva condotta agli occhi di Dio.

Dio allora, adirato dal comportamento dei locali, fece in modo che il lago inghiottisse loro insieme all'intero borgo. Chiaramente questa leggenda rimanda al concetto biblico di "Diluvio universale", ossia l'alluvione che Dio utilizzò per punire l'umanità in preda ai piaceri del peccato.

lo spettro del Lago

Il fantasma della dama del Lago di Viverone sarebbe stato avvistato più volte nel corso dei secoli, soprattutto durante le notti di luna piena o quando il lago risulta essere particolarmente ingrossato, spesso durante le notti di tempesta.

Secondo la leggenda, i due innamorati avrebbero dovuto convolare a nozze nella bella Chiesa di San Martino, purtroppo però la furia delle acque avrebbe risparmiato solo la ragazza, inghiottendo per sempre il su promesso sposo.

Da quel momento la ragazza continuò disperatamente a cercare il suo amato, senza riuscire a rassegnarsi.

alla fine si ammalò e morì. Ma alcuni amori sanno essere eterni, varcare le soglie del tempo e dello spazio, resistere addirittura alla fredda morte.

Leggende simili possono essere riscontrate in diverse zone d'Italia. Appartengono a quella sana e genuina cultura contadina che prende il nome di "Folklore", dall'inglese "folk" ovvero popolo, "lore" cioè sapere.

Sapere popolare, per alcuni fonti di stupidaggini da debellare al fronte di questa epoca troppo evoluta per poter accettare storie simili, per altri invece un tesoro da custodire gelosamente, poiché rappresenterebbe le basi sulle quali fonda la nostra odierna società.