Segnali positivi arrivano dagli "Stati Generali", per i milioni di invalidi civili che attendono che il governo Italiano riconosca loro l'aumento delle prestazioni economiche assistenziali. A presentare agli Stati Generali i nove capitoli del documento che contiene le misure utili al rilancio dell'Italia, in seguito all'emergenza Covid-19, è Vittorio Colao, a capo della task force. Le associazioni di categoria e gli invalidi civili, guardano con fiducia alla proposta del governo, giunta inattesa nelle scorse ore.

Agli Stati Generali si discute anche di pensioni di invalidità

Stando alle ultime indiscrezioni giunte dagli Stati Generali, e rese autorevoli anche da un comunicato ufficiale della Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), potrebbe essere la volta buona in cui le istituzioni affrontino e risolvano il decennale problema dell'aumento delle Pensioni di invalidità civile. L’Anmic commenta con positività l'apertura del governo verso il travagliato mondo dell'invalidità civile, e soprattutto prende atto dei passaggi inseriti nel punto otto del documento del famoso Piano Colao, in relazione alla volontà di aumentare l'attuale cifra spettante a persone diversamente abili con percentuale di invalidità compresa tra il 75% ed il 100% (pensione di inabilità in quest'ultimo caso).

Seppure non si conoscano ancora dettagli sui possibili beneficiari di un eventuale aumento, è lecito supporre che le numerosissime proteste esplose sui social network e nelle piazze, le tante petizioni online, ed anche l'insistenza delle associazioni di categoria e di una parte dello stesso mondo politico italiano, abbiano spinto l'esecutivo a valutare la possibilità del tanto atteso aumento.

Attualmente, gli invalidi civili italiani beneficiari di assegno di assistenza o di pensione di inabilità (al netto dell'assegno di accompagnamento erogato esclusivamente ad individui non deambulanti o incapaci di svolgere da soli gli atti necessari alla loro stessa sopravvivenza), raggiunge la cifra di soli 285 euro mensili circa, per 13 mensilità.

Calcolando quindi che ogni invalido civile percepisce 10 euro al giorno, è emersa la necessità di aumentare questa cifra in modo tale da poter ottemperare pienamente agli obblighi imposti alle istituzioni dall'articolo 38 comma 1 della Costituzione italiana: "Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale".

Il presidente della Anmic, Nazaro Pagano, tra le altre dichiarazioni rilasciate a commento all'iniziativa dell'esecutivo, ha dichiarato: “Ci fa piacere che questa task force abbia preso atto della necessità di incremento degli assegni dopo lustri di battaglia da parte dell’Anmic. Ci saremmo aspettati un atto di buona volontà nel decreto Rilancio, viste le difficoltà in questa fase di emergenza, ci auguriamo che si possa una buona volta affrontare la questione seriamente e definitivamente con la prossima Legge di Bilancio. Naturalmente va aggiunta anche la revisione di tutte le procedure per l’accertamento dell’invalidità civile”.