A quasi un mese dall'inizio dell'anno scolastico 2014/2015, la situazione nelle scuole, per quanto riguarda la dirigenza scolastica, sembra essere fortemente in crisi. Infatti, nonostante le 630 assunzioni di nuovi dirigenti scolastici avvenute quest'anno, la situazione che si presenta è quella di moltissimi posti vacanti in varie regioni d'Italia: Piemonte, Basilicata, Lazio, Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia sono le regioni che presentano la situazione più gravi, per un totale di quasi 1200 scuole che rimangono senza la figura del preside.

Il presidente Anief Marcello Pacifico ha denunciato la situazione tenendo a precisare che questi posti vacanti porteranno anche per quest'anno a reggenze che obbligheranno molti presidi a districarsi tra più di sette scuole che si trovano diversi chilometri una a distanza dell'altra, rendendo così difficile il normale svolgimento delle attività didattiche.

Nuovo concorso per dirigenti scolastici in arrivo?

Si rende sempre più necessario lo svolgimento di un nuovo concorso atto a reclutare nuovi dirigenti scolastici, concorso che probabilmente, come è stato annunciato, dovrebbe essere bandito entro dicembre dell'anno in corso.

A tal proposito, tra le novità che il concorso dovrebbe apportare, quella che desta maggiore interesse è l'assenza dell'obbligo di cinque anni di ruolo prima di poter accedere al concorso, in quanto tale clausola viene definita illegittima, poichè il lavoro di dirigente scolastico, non è un 'continuum' del lavoro da docente, configurandosi come un lavoro dirigenziale che poco a che a vedere con il lavoro svolto dietro una cattedra, e a cui si accede oltre tutto attraverso un concorso ben definito e diverso rispetto a quello da insegnante.

Poichè il lavoro di docente è ritenuto, a ben vedere, differente da quello di dirigente scolastico, non si può più considerare una prosecuzione della stessa carriera, ma resta comunque valida la clausola per cui coloro che si candideranno per la posizione di preside dovranno avere alle spalle un periodo da lavoratore dipendente a tempo indeterminato, ed essere quindi docenti di ruolo.

La modifica tenderebbe quindi a garantire la possibilità anche a chi ha maturato meno anni di servizio di provare le proprie capacità: in tal modo, se la novità venisse confermata, non sarebbe più l'anzianità a stabilire i criteri di accesso al lavoro di dirigente scolastico, ma le effettive capacità.