Stenta a prendere quota il dibattito in tema di previdenza, pensione anticipata 2014 e prepensionamento statali e privati: la Legge di Stabilità è ormai ad un passo, e nonostante numerosi esponenti del governo Renzi in passato abbiano annunciato la ratifica di importanti misure a margine del provvedimento ad oggi non si registra neanche lo straccio di una pur minima idea. In particolare il ministro Poletti in passato ha spesso paventato l’introduzione di nuove forme di pensione anticipata 2014 e di nuovi meccanismi in grado di incidere sul prepensionamento statali e privati, ma non è mai andato al di là dei se e dei forse.
Il responsabile del Welfare si è addirittura detto favorevole all’entrata in vigore di alcune misure attinenti al prepensionamento dei lavoratori privati, in riferimento ai quali si dovrebbero prevedere nuovi meccanismi in tema di accesso a pensione anticipata 2014 e prepensionamento per via del principio di uniformità del sistema previdenziale italiano (ecco che quanto fatto a proposito degli statali nella riforma PA dovrebbe trovare sfogo in provvedimenti gemelli a favore dei privati). Le idee paiono invece confuse e registrano un solo comune denominatore: la presenza di forti penalizzazioni per chi accede alla pensione anticipata 2014 prima dei termini, cosa che in combinato agli ultimi dati sugli assegni percepiti dagli italiani (oltre il 40% riceve meno di 1000 euro e 2,1 milioni di pensionati percepisce meno di 500 euro mensili) consegna un quadro allarmante.
Gran parte delle storture con cui oggi è necessario fare i conti deriva dalla ratifica della riforma Fornero, un provvedimento in merito al quale si fa sempre più accesa la lotta portata avanti dalla Lega Nord in vista dell’indizione di un referendum pro abolizione.