Il presidente russo Vladimir Putin ha firmatoun ulteriore decreto liberticida in cui vieta manifestazioni e atti di protestain Russia dal 7 gennaio al 21 marzo 2014, in particolare durante i GiochiOlimpici invernali di Sochi, previsti dal 7 al 23 febbraio 2014.

Incredibilmente il decreto segue di poco la condanna dell'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite, che accende un ulteriore faro adilluminare la tragedia illiberale che si sta costruendo in Russia.

La richiesta di abrogare la norma omofoba russa che prevedel'impossibilità di effettuare "propaganda omosessuale" è stata condannata da Claude Cahn, membro dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per idiritti umani, che ha dichiarato come siano "intrinsecamente discriminatoriesia negli intenti che nei loro effetti le leggi anti-gay".

Cahn ha poi continuato " Queste misure sono la base permolestie permanenti e regolari, nonché utilizzabili per la detenzionearbitraria. Contribuiscono a creare un clima di terrore per ogni persona chelavora nel campo della promozione dei diritti delle persone lesbiche, gay,bisessuali e transessuali."

E' ovvio che Vladimir Putin abbia ormai paura di ogni formadi opposizione al proprio regime, e coglie come nella libertà e nell'attuazionedella parte della costituzione russa che protegge tutti i diritti umani, vi sialo spiraglio per una nuova rivoluzione democratica nel Paese.

Infatti contemporaneamente alla legge omofoba, in Russia èstata promulgata un'altra legge che obbliga all'iscrizione a un particolareregistro tutte quelle associazioni che ricevono fondi da enti non russi.

Lamancata iscrizione a questo registro degli "agenti stranieri", che nel contestorusso equivale a essere considerati traditori della patria, comporta sanzionipesantissime, e sta colpendo anche numerose ONG non gradite a zar Putin.

Le organizzazioni per la tutela dei diritti umani LGBTI russesi oppongono all'iscrizione a questo registro, perché equivarrebbe ammettereche l'omosessualità è una "deviazione" importata dall'Occidente.

Per permetterealle associazioni, che ricevono sanzioni anche superiori ai 25.000 euro, è nataSOS RUSSIA, una coalizione di associazioni italiane che ha avviato una raccoltadi fondi per permettere alle associazioni russe di "resistere" pagando le sanzionifino a quando la collettività internazionale riesca a fermare questo scempio.

SOS RUSSIA nasce dall'unione di importanti gruppi italiani,come Associazione Radicale Certi Diritti, Agedo, Arcigay, Famiglie Arcobaleno,Equality Italia, Arcilesbica e Rete Genitori Rainbow e tramite il sito dal nomeuguale è possibile partecipare alla raccolta di fondi anche con contributiminimi.

L'ONU interviene quindi mentre la comunità internazionalemette in campo le migliori leve per denunciare quanto sta accadendo oltre cortina:Madonna e Lady Gaga sono le esponenti più famose della battaglia contro l'omofobiain Russia. Lady Gaga, seguita da 39,5 milioni di follower in Twitter ha scritto "Ilgoverno russo è criminale. L'oppressioneporterà alla rivoluzione. Lgbt russi, non siete soli. Noi combattiamo per lavostra libertà".