Martedì 10 febbraio 2015, in Commissione Giustizia al Senato, è ripreso l'esame del Disegno di legge sulle norme relative alla concessione di indulto e amnistia. Così, si torna a parlare dell'argomento attraverso 4 disegni di legge che sono incentrati sulle misure di clemenza per eliminare il sovraffollamento carcerario, vero problema presente nei penitenziari italiani, risolto parzialmente con il 'decreto svuotacarceri', voluto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando e approvato lo scorso anno dal governo Renzi.

La Commissione Giustizia è presieduta dal senatore di Forza Italia, Francesco Nitto Palma.

La discussione continuerà anche nei prossimi giorni e si preannuncia un'aspra battaglia in Parlamento tra i fautori delle misure di clemenza e chi vuole lasciare le cose così come sono, ritenendole giuste. Si cercherà, comunque, di arrivare ad un accordo per la presentazione di un testo unificato. C'è anche la curiosità di conoscere il punto di vista del neo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

È opportuno ricordare che l'ex Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, favorevole alle misure di clemenza, aveva più volte sollecitato l'organo legislativo ad approvare delle misure adeguate relative all'amnistia ed indulto. Intanto, proprio qualche giorno fa sono stati comunicati alcuni dati relativi al numero dei detenuti presenti nelle carceri italiane che sono diminuiti leggermente. Anche papa Francesco, diverse volte, ha evidenziato la necessità di una clemenza generale per fronteggiare in maniera decisa quanto avviene nei penitenziari italiani, anche se il governo Renzi non ritiene più importante questo aspetto. Il papa, addirittura, in uno dei suoi passaggi, ha paragonato l'ergastolo alla pena di morte ed ha espresso un avversità nei confronti della carcerazione preventiva, troppo utilizzata dalla giustizia italiana. Almeno su quest'ultimo aspetto, il governo Renzi ha introdotto dei nuovi provvedimenti che rendono meno facilmente applicabile la custodia cautelare in carcere.