È stata calendarizzata per il 30 marzo la discussione in Campidoglio della delibera di iniziativa popolare sul Parco della Madonnetta. La proposta, sottoscritta da 12.000 persone per cercare di risolvere la questione relativa al Punto Verde Qualità più grande della capitale, è stata finalmente sottoposta all’attenzione del consiglio comunale dopo oltre un anno dalla sua presentazione.

Si tratta di una proposta che potrebbe avere un risvolto importante, tenendo conto della maggioranza che governa il comune di roma. Il movimento 5 stelle, infatti, si è espresso favorevolmente rispetto al tema della partecipazione fin dalla sua nascita, e si è battuto in passato per la soluzione della questione Punti Verde Qualità.

Nel novembre 2015, all’indomani dello scioglimento della giunta guidata dall’ex sindaco Marino, i pentastellati romani avevano scritto una lettera al direttore dell’ufficio Punti Verde Qualità, nella quale avevano segnalato una serie di problemi connessi con la revoca della concessione del parco.

La storia del parco della Madonnetta

Il Punto Verde Qualità era nato durante la giunta Rutelli. Con i suoi 21 ettari di grandezza, era il quarto parco della capitale. Nel 2009 è cominciata la crisi della società concessionaria: "Il Comune di Roma aveva autorizzato nel quartiere la costruzione di nuove strutture sportive, e l’ampliamento di altre già esistenti, causando il disfacimento del piano economico finanziario che avevo presentato anni prima e che si basava sullo studio del bacino di utenza della zona".

Queste le dichiarazioni di Andrea Ciabocco, ex concessionario del Parco della Madonnetta, che dal 2009 ha incontrato delle difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo. "Dal 2011 non sono più riuscito a pagare il debito che avevo contratto - ha proseguito Ciabocco - Nel 2014, però, il Tar mi ha riconosciuto il diritto soggettivo al piano di riequilibrio economico finanziario.

Ma il Comune di Roma, garante per la fidejussione stipulata con le banche, non ha lo mai rivisto". Nel 2015 era arrivata la revoca della concessione. I cittadini di Acilia si erano mobilitati in favore del vecchio concessionario, attraverso la proposizione della delibera di iniziativa popolare per risolvere la questione.

Le disposizioni previste dalla delibera d’iniziativa popolare

La proposta di delibera è stata articolata in una serie di punti che prevedono il coinvolgimento del Comune di Roma e dell’ex concessionario Andrea Ciabocco. Nello specifico, il testo sottoposto all’attenzione dell’assemblea capitolina, prevede che il Comune di Roma proponga alla Regione Lazio di dichiarare il Parco della Madonnetta area di notevole interesse pubblico. Attraverso quest'atto, infatti, l’area sarebbe tutelata.

Secondo la documentazione presentata all’attenzione della giunta capitolina, il Comune di Roma dovrebbe compiere una serie di interventi: estinguere i mutui concessi dalle banche per la realizzazione del Punto Verde Qualità, e il successivo collaudo del parco.

Al Campidoglio, inoltre, tornerebbe la piena disponibilità del centro sportivo e del ristorante a via di Acilia, che potrebbe affidare in concessione ad altri soggetti.

All’ex concessionario Andrea Ciabocco, invece, rimarrebbero in gestione le altre strutture del parco e la possibilità di edificare un'ulteriore struttura di 300 metri quadrati adibita alla ristorazione in via Macchia Saponara. In cambio, il concessionario dovrebbe curare la manutenzione di una serie di aree verdi in zona, che il servizio giardini del Comune di Roma non è riuscito a garantire, a causa delle scarse risorse umane a sua disposizione.

Lo scorso mese l’assemblea capitolina ha approvato un ordine del giorno che impegna la giunta a seguire un percorso condiviso per risolvere la questione dei Punti Verde Qualità. Per il 30 marzo è attesa la seconda decisione sulla vicenda.