Smartphone che aiutano la medicina a fare passi avanti. Da quanto scoperto infatti gli smartphone aiutano i medici a scoprire i nostri batteri riflettendo il nostro universo microbico. E' uno studio statunitense a mettere in luce questa nuova caratteristica dei nostri cellulari che a quanto paro raccolgono quasi l'80 per cento dei comuni batteri tramite le nostre impronte sullo schermo. Con un grande precisione riflettono il microbioma personale del proprietario del cellulare che è composto da trilioni di microrganismi che vivono non solo all'interno del nostro corpo ma anche fuori.

La ricerca

Secondo lo studio gli schermi dei nostri cellulari potrebbero essere utilizzati proprio per tracciare la nostra esposizioni a questi microrganismi. Gli studiosi che hanno iniziato lo studio facevano parte dell'University of Oregon e nella loro ricerca hanno sequenziato ogni Dna che è presente nei microbi di pollice e indice di 17 persone. A quanto scoperto il 22 per cento dei batteri coincide con pollice e indice e sui cellulari mentre l'82 per cento dei batteri presenti su tutta la mano è stato individuato anche sull'intero cellulare. Ad essere individuati sono anche i batteri dello streptococco, il Corynebacterium e lo strafilococco.

I batteri presenti sugli smartphone sono uguali ai nostri

Tutti insomma spargiamo i nostri batteri sui nostri cellulari e il responsabile del progetto, James Meadow, afferma che anche se il campione è ridotto il risultato della ricerca mira ad individuare come i nostri oggetti preferiti siano contagiati da una famiglia batterica uguale alla nostra. Dunque si dimostra anche come il legame che lega smartphone al proprietario non è solo a livello di dipendenza tecnologica ma vi è anche una stretto legame medico.