Ci voleva Miss Italia per riaccendere la miccia campanilistica tra Prato e Firenze. In Toscana i campanili sono ancora molto forti, nonostante il mondo sia notevolmente cambiato. Ma è forse proprio per contrapporsi alla globalizzazione che ancora si cercano delle “guerre di quartiere” tra città vicine. Il campo di battaglia è passato dalle disfide di piazza a quell'immensa agorà chiamata internet, soprattutto sui social network. Un lancio sbagliato dell'Agenzia Ansa (che ancora non ha corretto) ha bollato come “fiorentina” la nuova reginetta d'Italia, la ventunenne Rachele Risaliti, che però è pratese.

La miss, infatti, è nata e cresciuta a Prato, città laniera, ma da poco tempo ha attraversato il Bisenzio e si è diretta a est per studiare al Polimoda di Firenze, prendendo la residenza nel capoluogo di regione.

L'ira sul web

Ma su internet è iniziato un tam tam con da una parte schierati i pratesi, pronti a difendere “fino all'ultimo sangue” la propria miss, dall'altra i fiorentini, pronti a accaparrarsi i meriti dei pratesi. In riva all'Arno ci avevano provato qualche anno fa con il pratese di Vergaio, ma nativo di Misericordia (Arezzo) Roberto Benigni, poi con l'eroe di Spagna '82 Paolo Rossi, poi con il pratesissimo signore degli anelli Jury Chechi e pure con l'attrice montemurlese, ma siciliana di origine, Laura Torrisi.

Dopo i due ori olimpici, avevano tentato anche con il fiorentino (solo di nascita) e sestese nella vita con sangue casentinese Niccolò Campriani. In queste ore, grazie all'errore dell'Ansa che è stato rilanciato da molte testate nazionali, tra cui La Repubblica e il Televideo Rai, Firenze si è vista catapultare suo malgrado sul gradino più alto del podio della manifestazione di Jesolo.

Ma ai pratesi, popolo che dopo secoli di battaglie è riuscito a scrollarsi di dosso il “peso” della fiorentinità grazie alla nascita della propria provincia il 16 aprile 1992 e che considerano Firenze il sobborgo artistico di Prato, questo non è andato giù e con ogni mezzo hanno tentato (invano) di togliere il cappello fiorentino a Miss Italia.

C'è chi come il pratese Cristian afferma «Anch'io vivo a Firenze, ci sto bene, ma nessuno si azzardi a darmi del fiorentino» e Chiara che sostiene che «a noi di Prato già a Campi Bisenzio viene nostalgia di casa», ma anche chi come il fiorentino Nicola ricorda che i pratesi sono stati «per secoli sotto il nostro dominio».

L'intervento della Miss

Tra sberleffi, reazioni di orgoglio e sfottò in salsa toscana di ogni genere, alla fine ci ha pensato direttamente Rachele Risaliti a stoppare le polemiche con un'intervista video rilasciata a Il Tirreno. «Sono molto contenta – ha dichiarato – di aver riportato la corona in Toscana e soprattutto a Prato, nella mia città, anche se la mia vita è divisa tra Prato e Firenze.

Ma io sono nata e cresciuta a Prato». Non siamo ai livelli dello scrittore Curzio Malaparte, che scrisse «Io son di Prato, m'accontento di esser di Prato, e se non fossi nato pratese vorrei non essere venuto al mondo», ma le polemiche per il momento sono chiuse e l'ascia di guerra è stata nuovamente sotterrata.

Così Prato, dopo aver festeggiato la Natività di Maria l'8 settembre col tradizionale Corteggio Storico e pareggiato con l'amaro in bocca il derby calcistico contro i “cugini” della Pistoiese, adesso può finalmente coccolarsi la prima Miss Italia nata e cresciuta in riva al Bisenzio.