La classifica del censimento 2016 dei “Luoghi del cuore FAI, campagna di salvataggio a favore dei siti e monumenti storici e archeologici in collaborazione con l’istituto di credito Intesa San Paolo ha prodotto i suoi primi risultati. Con 1591 voti, Villa Sciarra a Roma risulta essere una delle più gettonate dagli Italiani, ma ancor più dai romani stessi che l’hanno decretata luogo del cuore, appunto.

Infatti, sul sito online del FAI (Fondo Ambiente Italiano), è possibile inviare la propria segnalazione di salvataggio dal degrado, di un qualsiasi luogo che ci è rimasto nel cuore. L’iniziativa già partita dal 17 maggio scorso chiuderà i battenti il 30 novembre 2016. Le modalità di voto si possono inviare sul sito online del FAI http://iluoghidelcuore.it/ oppure compilando la cartolina illustrata presso tutte le sedi di banca Intesa San Paolo.

Villa Sciarra e la sua storia

7 ettari di parco posti a ridosso del colle gianicolense, di epoca romana, nel rione Trastevere, si accede da due ingressi: piazzale Wurts, che prende il nome dall'ultimo proprietario l’americano  George Wurts, che ne acquistò i terreni il 15 maggio 1902 e al quale si deve l'attuale disposizione del giardino con gli splendidi monumenti annessi, ed il secondo su largo Filippo Minutilli.

Gli Sciarra appartenevano a una nobile famiglia pontificia. Fu proprietà dei Barberini fino al XVII secolo. Teatro di scontri all’epoca della repubblica romana nel 1849 fra le truppe di Giuseppe Garibaldi e quelle Francesi. La vedova di George Wurts la donò a Benito Mussolini con la promessa di rendere la villa ad uso pubblico.

Abbandonata e degradata

Per il suo salvataggio è nata addirittura una pagina sul social Facebook, “Amici di Villa Sciarra”, che lancia l’allarme assieme all’opposizione del I e XII municipio di Roma, per ripristinare pulizia e decoro del polmone verde più bello e decorativo della città. Addirittura i consiglieri di opposizione delle circoscrizioni tirano in ballo Mafia Capitale addossandone la colpa per il blocco delle gare di appalto al Verde Pubblico.