AirVisual Earth è la prima mappa dell’Inquinamento online, che nasce dal progetto di un gruppo di ricercatori internazionali guidato da Yan Boquillod (Theta Networks Inc.); grazie alla combinazione dei dati provenienti dalle centraline distribuite in 6mila città con quelli forniti dai satelliti, è stato possibile originare questa veduta d’insieme e nel dettaglio, del livello d’inquinamento.
L’obiettivo è quello di monitorare i valori delle polveri ultrasottili Pm 2.5, rendendo così visibile lo smog.
Ciò che bisogna fare è semplicemente accedere al sito: immediatamente apparirà una rappresentazione tridimensionale della Terra; con un semplice click sul punto d’interesse, sarà possibile ingrandire l’area e ricevere tutte le informazioni sulla qualità dell’aria e le correnti dei venti che, ovviamente influiscono sull’ effetto generale delle polveri inquinanti.
E’ inoltre possibile, attraverso l’app, ottenere le previsioni sulla qualità dell’aria fino a tre giorni.
Una piccola stazione metereologica in casa
Navigando sul sito, è possibile acquistare una piccola centralina domestica, posizionabile sia all’interno che all’esterno, grazie alla quale ciascuno di noi può fare una propria rilevazione dati e condividerla, al fine di migliorare il monitoraggio complessivo.
I dati sull’inquinamento
Ogni anno, stando ai dati forniti dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (Eea), sono circa 500mila i decessi in tutto il mondo imputabili all’inquinamento.
In Italia (aggiornamento Aa cura di Legambiente del 6 Dicembre) le città classificate come le peggiori, sono: Torino (62 giorni di sforamento dei limiti), Frosinone (59), Venezia (53), Milano (52) e Padova (50).
A Strasburgo sono appena state varate nuove restrizioni per regolare l’emissione di Pm nel decennio 2020-2030.
Lo studio effettuato per ottenere tali normative, ha visto l’analisi di dati relativi aglli anni che vanno dal 2000 al 2014, secondo i quali proprio nel 2014 ben l’85% della popolazione urbana nell’UE è stata esposta all' inalazione di nanopolveri (Pm2) ad un livello dannoso per la salute (stabilito dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità).
Nella normativa, che ha visto 499 voti a favore, 177 contrari e 28 astenuti, sono stati stabiliti i nuovi valori di emissioni di biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (Nox), composti organici volatili non metanici (COVN), ammoniaca (NH3) e particolato fine (inferiore ai 2,5 micrometri).
L’obiettivo, molto ambizioso, è quello di ridurre del 50% l’impatto dell’inquinamento atmosferico entro il 2030.