Secondo uno studio effettuato dall'Agenzia Europea per l'Ambiente (Eea), l'Europa risulta essere tra i primi posti per quanto riguarda i livelli di Inquinamento presenti nell'atmosfera. In realtà i dati stanno nettamente migliorando rispetto agli anni passati, ma la situazione risulta davvero molto critica se si pensa che con l'abbassamento dei livelli di salute (che diventa decisamente precaria in queste circostanze) diventa piuttosto labile anche la qualità della vita stessa. Vengono attuate ogni anno misure di prevenzione atte proprio a limitare i danni permanenti ma è comunque abbastanza complicato agire per tempo sull'inevitabile.

I dati statistici parlano chiaro

I dati statistici che sono emersi grazie a tali ricerche ci hanno portato a notare come sia drastica la situazione. Sono in tutto 467 mila i morti all'anno a causa dello smog. Questo avviene perché esattamente l'85% della popolazione viene costantemente esposta alle polveri sottili e tale fattore in particolare viene ritenuto deleterio dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma la questione non si ferma qui se consideriamo che 71 mila sono i morti per il biossido di azoto (i cui alti livelli sono causati, ad esempio, dal motore delle automobili), e che 17 mila sono invece i decessi causati dall'ozono. I dati sono, quindi decisamente allarmanti e non promettono nulla di buono per il futuro, a meno che non vengano modificate le abitudini e lo stile di vita del cittadino medio.

Italia e Germania detengono il primato

Se l'Europa è al primo posto su una scala mondiale l'Italia e la Germania detengono il primato a livello "continentale". Ebbene si, una penisola tanto piccola come l'Italia si trova nei primi due posti in Europa. Il problema che riguarda la nostra nazione è causato soprattutto dal biossido di azoto.

Questo accade perché c'è un uso sconsiderato dell'automobile (cosa che in altri paesi del mondo non è concepita). Bisogna senz'altro fare qualcosa, come ad esempio migliorare il servizio pubblico. Se l'Italia e la Germania sono ai primi due posti subito dopo arriva il Regno Unito, poi la Francia, la Polonia e la Spagna. Speriamo che la situazione possa migliorare in un prossimo futuro. Intanto se volete rimanere aggiornati su questa e altre notizie vi consigliamo di cliccare sul tasto Segui all'inizio di questa pagina.