La guerra ai pesticidi, e in particolare al Glifosato, aveva ottenuto l'approvazione dell'Unione Europea dopo quarant'anni di ardue battaglie. In effetti, nella primavera del 2016 l'hashtag #StopGlifosato ha avuto un'enorme successo in seguito alle dure polemiche sorte dopo le pesanti accuse sull'eventuale cancerogenicità da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

All'epoca la Monsanto, in collaborazione o formalizzando una fusione con la tedesca Bayer, si apprestava a conquistare l'intero mercato europeo con la diffusione delle sementi OGM.

Ora la nuova frontiera si chiama Dicamba, più potente del Glifosato. Nato per fronteggiare l'imminente messa al bando del vecchio erbicida.

Che cos'è il Dicamba?

Il Glifosato era stato nominato il “pesticida del XX” per la sua azione spettrale, e in grado di ridurre al minimo l'agricoltura tradizionale e quindi della forza lavoro. E il nero rovescio della medaglia è stato la dispersione di sostanze tossiche nel territorio circondante. Una contaminazione massiccia che coinvolge anche le falde acquifere, gli stessi lavoratori agricoli, cittadini, e consumatori.

Il nuovo è già additato Dicamba, specifico per i coltivi di soia e tabacco OGM, peggiorerebbe ancora di più la fragile situazione.

Questo erbicida alternativo da una parte non aggredirebbe i sementi e coltivi ma risulterebbe altamente tossico all'uomo.

In effetti, il Dicamba è un erbicida selettivo nella grande famiglia dell'acido benzoico e i suoi derivati. E proprio in Italia rientrano nella lista nera degli additivi alimentari da evitare.

I rischi per la salute

Gli agenti attivi che compongo il Dicamba non sono nuovi agli addetti ai lavori, che lo hanno già tristemente denominato il “pesticida del secolo XXI”.

La sostanza dunque verrebbe aggiunta ad un cocktail definito da alcune ONG come dannoso al sistema riproduttivo, fegato e reni di alcune specie animali. Nonché altamente tossico per i volatili e specie acquatiche.

Per quanto riguarda i rischi per l'uomo bisognerà attendere un tempo prudenziale. Intanto il diserbante è già stato approvato negli Stati Uniti e si appresta a sbarcare anche in Europa.